Medio Oriente Trump risponde all'attacco dell'Iran in Qatar: «Congratulazioni mondo, è l'ora della pace!» E annuncia una tregua

Paolo Beretta

24.6.2025

La vendetta degli ayatollah si è consumata contro la base militare americana in Qatar, ma la rappresaglia è stata volutamente misurata e ampiamente preannunciata. Dopo aver aperto lunedì a un pssibile cambio di regime in Iran, martedì mattina Donald Trump ha annunciato una tregua tra i due belligeranti. Nel nostro live-ticker poui leggere le notizie salienti della giornata di lunedì. 

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Keystone-ATS, Redazione blue News

Hai fretta? blue News riassume per te

  • Donald Trump ha annunciato una tregua tra Israele e Iran, dopo che lunedì sera una base militare statunitense è stata attaccata in Qatar. Un'operazione chiamata «Benedizione della Vittoria» con una valenza simbolica. Non ci sono stati morti o feriti.
  • In precedenza Trump aveva parlato di un possibile cambio di regime in Iran, ma Mosca aveva risposto picche: «Un cambio di regime in Iran non può avvenire per decisione di "Paesi terzi"». Come racconta il nostro articolo, Putin ha incontrato il ministro degli esteri iraniano Araghchi al Cremlino. 
  • Nella giornata di lunedì, sono proseguiti gli scambi di missili tra Iran e Israele, con quest'ultimo che ha intensificato i suoi attacchi.
  • Donald Trump ha commentato l'attacco su Truth: «La cosa più importante è che l'Iran si sia sfogato e, si spera, non ci sarà più odio». E ha poi chiosato: «Congratulazioni mondo, è l'ora della pace!».
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  • Liveticker finito
  • 08h01 di martedì 24 giugno

    Sospensione del live ticker sulla guerra tra Israele e Iran

    Buongiorno. Visti gli importanti sviluppi con l'annuncio di una tregua da parte di Donald Trump, per ora mettiamo in pausa il nostro live-ticker sulla guerra tra Israele e Iran.

    Potete continuare a seguire gli sviluppi della situazione sulle nostre pagine con gli articoli sulle notizie più importanti.

    Vi ringraziamo d'averci seguito tutti questi giorni.

  • 22:39

    Chiusura del nostro live ticker di lunedì 23 giugno

    Vi ringraziamo per aver seguito il nostro live ticker, che riprenderà martedì mattina.

  • 22:13

    «Congratulazioni mondo, è l'ora della pace!»

    Così ha chiosato Donald Trump su Truth, dopo aver ringraziato anche il Qatar «per aver promosso la pace nella regione».

  • 22:10

    Trump risponde all'attacco: «L'Iran si è sfogato, ora speriamo sia finito l'odio»

    «L’Iran ha ufficialmente risposto alla nostra distruzione dei suoi impianti nucleari con una reazione molto debole, come ci aspettavamo, e che abbiamo respinto efficacemente. Sono stati lanciati 14 missili: 13 sono stati abbattuti e uno è stato lasciato andare perché non era minaccioso. Sono lieto di annunciare che nessun americano è rimasto ferito e che i danni sono stati pressoché inesistenti», ha scritto il presidente su Truth.

    «La cosa più importante», prosegue il presidente americano su Truth «è che l'Iran si è sfogato e, si spera, non ci sarà più odio. Desidero ringraziare l'Iran per averci avvisato tempestivamente, consentendoci di evitare perdite di vite umane e feriti. Spero che ora l'Iran possa procedere verso la pace e l'armonia nella regione, e incoraggerò con entusiasmo Israele a fare lo stesso.»

  • 20:51

    L'Aiea chiede l'accesso all'uranio: l'Iran interromperà la cooperazione? 

    Pur riconoscendo che i bombardamenti hanno con ogni probabilità inflitto danni «molto significativi» ai tunnel sotterranei nei pressi di Qom, il direttore generale dell'Aiea, Rafael Grossi, ha precisato che la reale portata non è al momento accertabile.

    Ha lanciato poi un appello urgente: Teheran deve consentire l'accesso agli ispettori per verificare lo stato delle scorte sensibili nucleari. In particolare, i 408 chilogrammi di uranio arricchito al 60%, soglia vicina al 90% necessario alla progettazione di ordigni atomici. Pressioni davanti alle quali l'Iran ha scelto la strada della chiusura con un disegno di legge – pronto a essere discusso in Parlamento – per interrompere ogni cooperazione con l'agenzia.

  • 19:48

    «Gli Usa sapevano dell'attacco dell'Iran in Qatar»

    Un alto funzionario della Casa Bianca ha confermato che gli Stati Uniti erano a conoscenza di un potenziale attacco dell'Iran contro la base aerea di Al Udeid in Qatar. Lo riferisce il New York Times.

    Come riferisce la TV di stato iraniana, l'operazione missilistica iraniana contro le basi americane è stata chiamata «Benedizione della Vittoria».

    Più informazioni sulla rappresaglia iraniana nei confronti degli Stati Uniti nel nostro articolo a riguardo.

  • 19:20

    Dal Qatar: «Intercettati con successo i missili iraniani»

    «Le difese aeree del Qatar hanno sventato l'attacco e intercettato con successo i missili iraniani». Lo riferisce su X il portavoce del ministero degli Esteri qatarino, Majed Al Ansari, aggiungendo «la ferma condanna dello Stato del Qatar per l'attacco alla base aerea di Al Udeid da parte del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie iraniane».

    La base, aggiunge il portavoce, «era stata evacuata in precedenza in conformità con le misure di sicurezza e precauzionali approvate». Non ci sarebbero dunque né morti né feriti. 

  • 19:12

    L'Iran conferma: «Attaccata la base degli Usa in Qatar»

    L'Iran ha iniziato l'operazione di rappresaglia contro la base americana di Al Udeid alle porte di Doha, in Qatar. Lo conferma la tv di Stato iraniana citata dalla Tass.

    I missili iraniani lanciati verso le basi americane in Qatar sono 10.

    Nei giorni scorsi, come risulta da varie immagini satellitari, decine di aerei da guerra americani sono spariti dalla base aerea di Al Udeid, alle porte di Doha, in Qatar, il quartier generale avanzato del Comando Centrale dell'esercito statunitense. Di solito, la base è piena di aerei da trasporto, jet da combattimento e droni. Si tratterebbe di una mossa per evitare che gli aerei siano distrutti in caso di attacco, come avvenuto oggi, in una regione dove gli Usa hanno 40 mila soldati.

  • 18h10

    Il Qatar chiude lo spazio aereo. C'è un importante base USA

    Il Qatar chiude lo spazio aereo «al fine di garantire la sicurezza di cittadini, residenti e visitatori».

    Lo rende noto il ministero degli Esteri di Doha in una nota, aggiungendo che «questa disposizione fa parte di una serie di misure precauzionali adottate in base agli sviluppi nella regione».

    In Qatar c'è la più grande base degli Stati Uniti della regione, quella di Al Udeid, che ospita più di 10.000 soldati ed è la sede del Us Central Command.

    Il ministero qatarino afferma che «le autorità stanno monitorando attentamente e costantemente la situazione, valutando gli sviluppi in coordinamento con i partner regionali e internazionali e forniranno tempestivamente al pubblico informazioni aggiornate attraverso i canali ufficiali».

    Nella nota, Doha ribadisce inoltre che «la sicurezza di tutti gli individui nello Stato del Qatar rimane una priorità assoluta».

  • 17h55

    Un'Ong stima quasi 1000 morti in Iran sotto i raid israeliani

    Sale a 950 morti (quasi il doppio di quelli indicati dalle cifre ufficiali) e 3450 feriti il bilancio delle vittime degli attacchi condotti in Iran da Israele dal 14 giugno ad oggi, secondo le stime aggiornate di Human Rights Activists News Agency (Hrana), organizzazione non governativa indipendente iraniana che si occupa di diritti umani.

    Lo si legge sul suo sito.

    L'Ong calcola che in maggioranza si tratti di civili. La stessa fonte denuncia inoltre un numero di 640 arresti sul fronte interno in questi 10 giorni, sullo sfondo della stretta delle autorità di Teheran contro le proteste e i sospetti di spionaggio e collaborazionismo.

  • 17h55

    Trump attacca Medvedev: «Non usi la parola nucleare a caso»

    «L'ex presidente russo Medvedev ha usato veramente la ‹parola con la N› (nucleare!), affermando che lui e altri Paesi avrebbero fornito testate nucleari all'Iran? L'ha detto davvero o è solo frutto della mia immaginazione? Se l'ha detto davvero, e se confermato, per favore fatemelo sapere immediatamente».

    Lo scrive Donald Trump su Truth.

    «La ‹parola con la N› non dovrebbe essere presa con tanta superficialità. Immagino sia per questo che Putin è ‹il capo›,» ha aggiunto.

    Domenica Medvedev aveva sostenuto che gli attacchi americani hanno inflitto «danni minimi o nulli» e che l'Iran «proseguirà con la produzione di armi nucleari».

  • 17h45

    Più di 500 missili su Israele

    L'Iran ha lanciato oltre 500 missili e più di 1.000 droni contro obiettivi civili in Israele, provocando l'evacuazione di oltre 15.000 persone dalle proprie abitazioni. Lo riferisce l'esercito israeliano (Idf), che aggiorna il bilancio dell'operazione Rising Lion.

    Finora sono stati registrati 24 civili uccisi e 1.361 feriti: 14 in gravi condizioni, 55 in condizioni moderate e 1.292 con ferite lievi.

  • 16h30

    Francia, detenuti francesi a Evin non sono stati colpiti dai raid israeliani

    La Francia ritiene «inaccettabile» il raid israeliano contro il carcere di Evin, in Iran, dov'è detenuta una coppia di francesi, Cécile Kohler e Jacques Paris, per i quali Parigi invoca la liberazione immediata.

    In un messaggio pubblicato su X, il ministro francese degli Esteri, Jean-Noel Barrot, precisa che «Cécile e Jacques non sarebbero stati colpiti dai danni causati sul posto».

    Barrot riferisce inoltre di aver chiesto «'notizie nonché la liberazione immediata» (dei due francesi) al suo omologo iraniano.

  • 16h00

    Una rappresaglia dell'Iran tra due giorni?

    Gli Usa si attendono una rappresaglia iraniana contro qualche loro bersaglio in riposta all'attacco contro gli impianti nucleari dell'altra notte entro due giorni.

    Lo riferiscono due alti funzionari di Washington citati in forma anonima dal sito della Reuters.

    Prevediamo che possa accadere «in un giorno o due», afferma in particolare una delle fonti interpellate.

  • 15h30

    Rutte: «I raid USA in Iran non violano il diritto internazionale›»

    «Non sono d'accordo con chi considera l'attacco degli Usa in Iran come in contrasto col diritto internazionale». Lo ha detto il segretario generale Mark Rutte alla vigilia del vertice Nato all'Aja.

    «La mia principale paura – ha aggiunto – è che Teheran possa avere la bomba atomica, sarebbe una minaccia per Israele e l'intera regione».

  • 14h50

    Mosca: «Putin e Araghchi hanno discusso soluzione pacifica»

    Il presidente russo Vladimir Putin e il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi hanno discusso «diverse questioni, principalmente nel contesto delle possibili prospettive di una risoluzione pacifica» nel conflitto tra Israele e Iran.

    Lo ha riferito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Interfax.

    Ma «le parti in conflitto hanno posizioni completamente diverse su questo tema» e quindi «la situazione è ancora molto tesa», ha aggiunto Peskov. Araghchi, citato da Ria Novosti, ha detto di avere avuto un «buon incontro» con Putin.

  • 14:30

    Il Principe Pahlavi: «Il regime è allo stremo»

    «Rapporti attendibili indicano che la famiglia di Ali Khamenei e le famiglie di alti funzionari del regime si stanno preparando a fuggire dall'Iran. Il regime è allo stremo, oggi è più chiaro che mai che la Repubblica islamica sta crollando».

    Queste le parole del principe ereditario Reza Pahlavi, leader dell'opposizione iraniana e figlio maggiore dell'ultimo scià dell'Iran in una conferenza stampa a Parigi, ripresa dal Guardian.

    «Questo è il nostro momento del muro di Berlino, ma come tutti i momenti di grande cambiamento, è pieno di pericoli. Siamo a un bivio. Una strada porta a spargimenti di sangue e caos, l'altra a una transizione democratica».

  • 14h01

    Nuovo raid sul sito atomico Fordow per ostruire le vie di accesso

    La Forza di difesa israeliana (Idf) ha confermato di aver effettuato oggi un attacco contro le strade di accesso all'impianto nucleare sotterraneo iraniano di Fordow.

    Secondo l'Idf, gli attacchi avevano lo scopo di «interrompere» l'accesso al sito, dopo che gli Stati Uniti avevano bombardato l'impianto nucleare nel fine settimana. Lo riporta il Times of Israel.

  • 12h55

    Altri 36 arresti in Iran per sospetto spionaggio

    La polizia iraniana ha arrestato nelle ultime ore almeno altre 36 persone nel Paese, accusate di sospetto collaborazionismo con Israele e di piani di destabilizzazione, secondo quanto riferiscono fonti dell'opposizione all'estero attraverso il canale Iran International, citando un comunicato attribuito alle stesse autorità di pubblica sicurezza della Repubblica Islamica.

    I fermi risultano essere avvenuti nella provincia di Gilan, sullo sfondo della stretta imposta da Teheran sul fronte interno fin dall'inizio dell'escalation degli attacchi israeliani.

    I sospetti sono accusati di aver diffuso «disinformazione», ma anche di aver cooperato direttamente con «entità ostili» attraverso atti di sabotaggio e utilizzo di droni impiegati per lo spionaggio di basi militari iraniane.

    Le autorità affermano di aver sequestrato loro dispositivi di comunicazione, ricevitori satellitari per Internet collegati con la rete di Starlink e ordigni esplosivi artigianali.

  • 12h45

    Blackout in diverse zone di Teheran

    I raid israeliani di questa mattina sulla capitale iraniana hanno colpito anche un sito di distribuzione elettrica, causando blackout in diverse zone di Teheran. Lo riportano i media iraniani.

    Le linee di distribuzione elettrica «sono state danneggiate, causando interruzioni in alcuni quartieri», riporta un'agenzia di stampa iraniana.

  • 12h27

    La Cina vuole una de-escalation tra Israele-Iran ed è contro l'allargamento della guerra

    La Cina ha esortato Iran e Israele a «ridurre l'escalation» per scongiurare che «un allargamento del conflitto» e che gli effetti negativi possano ampliarsi fino ad avere conseguenze «per l'economia mondiale».

    Pechino invita «le parti in conflitto a impedire che la situazione si aggravi, a evitare risolutamente un'impennata della guerra e a tornare sulla strada della risoluzione politica», ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Guo Jiakun, nel corso del briefing quotidiano.

    Il Golfo Persico e le acque circostanti «sono importanti per il commercio internazionale di merci ed energia. Mantenere sicurezza e stabilità nella regione è nell'interesse della comunità internazionale».

    Guo Jiakun, sulla decisione del Parlamento iraniano per il blocco dello Stretto di Hormuz con decisione finale al Consiglio supremo di sicurezza nazionale, ha detto che Pechino «invita la comunità internazionale a intensificare gli sforzi per promuovere la de-escalation del conflitto e per impedire che le turbolenze regionali abbiano impatti maggiori sullo sviluppo economico globale».

  • 12h17

    Aiea, prevediamo danni significativi nei tunnel di Fordow

    I bombardamenti americani hanno probabilmente causato danni «molto significativi» alle aree sotterranee dell'impianto iraniano di arricchimento dell'uranio di Fordow anche se nessuno può ancora determinarne l'entità: lo afferma Rafael Grossi, responsabile dell'organismo di controllo nucleare delle Nazioni Unite, come riporta il Times Of Israel.

    «Dato il carico esplosivo utilizzato e la natura estremamente sensibile alle vibrazioni delle centrifughe, si prevede che si siano verificati danni molto gravi», ha affermato Grossi in una dichiarazione durante una riunione di emergenza del Consiglio dei governatori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea).

  • 12h15

    Putin a Araghchi: «Stiamo sostenendo popolo iraniano»

    La Russia sta facendo sforzi per sostenere il popolo iraniano. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin ricevendo al Cremlino il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi. Lo riferiscono le agenzie russe.

    «L'aggressione non provocata contro l'Iran non ha motivi né giustificazioni», ha detto Putin secondo quanto riferisce l'agenzia Interfax.

    Da parte sua Abbas Araghchi incontrando Putin ha detto che l'Iran ritiene illegittimi gli attacchi di Israele e degli Usa e sta difendendo in modo legittimo la sua indipendenza.

  • 12h03

    Nuovo attacco d'Israele alla tv pubblica dell'Iran

    Nuovo attacco israeliano contro la tv pubblica dell'Iran (Irib), secondo notizie di fonte iraniana riprese anche dai canali degli oppositori all'estero.

    Un missile lanciato oggi risulta aver colpito un edificio di Teheran che ospita strutture tecniche dell'emittente da cui dipendono le trasmissioni dei canali 1 e 5, nonché di Quranic, palinsesto d'informazione religiosa islamica.

    Esso ospita inoltre nove stazioni radio.

  • 11h57

    Un raid israeliano ha colpito ingresso del carcere Evin?

    L'attacco aereo israeliano ha colpito anche la famigerata prigione di Evin a Teheran. Lo riporta Iran International, secondo cui l'attacco ha colpito il cancello d'ingresso della prigione, apparentemente per consentire ai prigionieri di evadere.

    La prigione di Evin è un complesso vasto e fortemente fortificato in cui l'Iran ha incarcerato prigionieri politici, giornalisti, accademici, attivisti per i diritti umani e altre persone.

  • 11h51

    Mosca: «I paesi terzi non possono decidere cambi di regime»

    Un cambio di regime in Iran non può avvenire per decisione di «Paesi terzi».

    Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in merito alle dichiarazioni del presidente Usa Donald Trump in merito.

    «Crediamo che solo il popolo di un Paese abbia il diritto di decidere il destino della leadership di quel Paese, ma in nessun caso Paesi terzi o la leadership di Paesi terzi dovrebbero farlo», ha sottolineato Peskov, citato dall'agenzia Interfax.

    Il sostegno della Russia all'Iran «dipenderà dalle esigenze attuali» di Teheran, ha poi detto Peskov, secondo quanto riferito da Interfax.

    «Tutto dipende dalle esigenze dell'Iran. Abbiamo offerto i nostri sforzi di mediazione, abbiamo espresso specificamente la nostra posizione, anche questo è molto importante, ed è molto importante, questa è un tipo di sostegno per la parte iraniana.»

    «Ma in seguito tutto dipenderà dalle esigenze attuali dell'Iran», ha detto Peskov secondo Interfax rispondendo a una domanda su cosa sarebbe disposta a fare la Russia per l'Iran nella situazione attuale.

  • 11h45

    Il sito nucleare di Fordow di nuovo nel mirino

    Israele ha attaccato il sito nucleare di Fordow, a sud di Teheran: lo riportano i media iraniani.

    «L'aggressore ha attaccato di nuovo il sito nucleare di Fordow», ha riferito l'agenzia di stampa Tasnim, citando un portavoce dell'autorità di gestione della crisi nella provincia di Qom, dove si trova il sito.

  • 11h32

    Mosca: «Contatti con gli Usa in corso anche sull'Iran»

    «I contatti con gli americani sono in corso. Anche sull'Iran». Lo ha dichiarato il consigliere del Cremlino per la politica estera, Yuri Ushakov, citato dall'agenzia Tass.

  • 11h15

    L'IDF: «Attaccati 6 aeroporti in tutto l'Iran». Pioggia di missili su Israele

    La Forza di difesa israeliana (Idf) afferma di aver attaccato sei aeroporti in tutto l'Iran. Secondo l'esercito israeliano, circa 15 jet ed elicotteri sono stati distrutti nell'Iran occidentale, orientale e centrale.

    Tra questi c'erano gli aerei F-14, F-5 e AH-1. Lo riporta il Times of Israel.

    Intanto ondate continue di missili balistici, lanciati a distanza di pochi minuti l'uno dall'altro, sono arrivate dall'Iran e continuano ad arrivare su tutto Israele.

    l'Idf ha identificato un totale di otto missili lanciati dall'Iran verso Israele in quattro raffiche diverse, la maggior parte è stata intercettata, alcuni sono caduti sul territorio.

    La Compagnia elettrica israeliana (Iec) ha riferito che, a seguito di danni nei pressi di una infrastruttura strategica nel sud del Paese, si sono verificate interruzioni nella fornitura di energia elettrica a diverse comunità della zona.

  • 10h20

    L'Iran deplora la posizione degli europei sui raid degli Usa

    Abbas Araghchi, il capo della Diplomazia di Teheran, ha criticato la posizione dei Paesi europei rispetto agli attacchi degli Stati Uniti contro l'Iran, durante una telefonata con il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani.

    «La Repubblica islamica dell'Iran si riserva il diritto di utilizzare tutte le opzioni nell'ambito del quadro della legittima difesa», ha detto Araghchi, come riferisce il governo iraniano.

  • 09h49

    La Repubblica islamica non farà «mai marcia indietro»

    «Gli Stati Uniti, continuando a sostenere incondizionatamente il barbarico e aggressivo regime sionista, sono entrati apertamente e direttamente in guerra violando la sovranità dell'Iran islamico e il sacro suolo del nostro Paese»: lo ha affermato il capo di stato maggiore dell'Esercito iraniano, Abdolrahim Mousavi.

    La Repubblica islamica non farà «mai marcia indietro», ha aggiunto, come riferisce l'agenzia di stampa Mehr, sottolineando che le forze armate iraniane sono pronte per «qualsiasi azione».

  • 09h15

    L'Iran: «Serie conseguenze per Usa dopo attacchi›

    L'Iran ha minacciato gli Stati Uniti di «serie conseguenze» dopo gli attacchi ai siti nucleari del Paese: lo ha affermato un alto funzionario del governo.

    «Questo atto ostile... amplierà la portata degli obiettivi legittimi per le forze armate della Repubblica Islamica dell'Iran e aprirà la strada all'allargamento della guerra nella regione», ha detto il portavoce della base militare di Khatamulanbia, Ebrahim Zolfaghari, come riporta l'agenzia di stampa Irna.

    «I combattenti dell'Islam vi infliggeranno serie e imprevedibili conseguenze, con operazioni (militari) potenti e mirate», ha aggiunto Zolfaghari in un video trasmesso dalla Tv di Stato.

  • 09h05

    Araghchi a Mosca per dei colloqui dopo l'attacco Usa

    Il Ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi è arrivato nella tarda serata di ieri a Mosca per colloqui dopo l'attacco statunitense a importanti impianti nucleari, secondo quanto riportato dai media statali iraniani.

    «Abbas Araghchi è arrivato a Mosca per tenere consultazioni con il presidente russo e altri alti funzionari russi in merito agli sviluppi regionali e internazionali a seguito dell'aggressione militare degli Stati Uniti e del regime sionista contro l'Iran», scrive l'agenzia di stampa ufficiale Irna.

  • 08h55

    Dubbi sull'efficacia dei bombardamenti USA in Iran

    Il giorno dopo che il presidente Donald Trump ha dichiarato che il programma nucleare iraniano era stato «completamente e totalmente annientato» dalle bombe americane anti-bunker e da una raffica di missili, lo stato effettivo del programma sembrava molto più confuso, con alti funzionari che ammettono di non conoscere il destino delle riserve di uranio iraniano arricchito ad un livello vicino a quello necessario per una bomba. Riserve che gli iraniani potrebbero aver messo in salvo in tempo.

    I dubbi rimbalzano sui media USA.

    Lo stesso vicepresidente J.D. Vance ad Abc, riferendosi ad una quantità di uranio sufficiente a produrre nove o dieci armi atomiche ha detto: «Lavoreremo nelle prossime settimane per assicurarci di fare qualcosa con quel combustibile e questo è uno degli argomenti su cui parleremo con gli iraniani».

    Ciononostante, ha sostenuto che il potenziale del paese per trasformare quel combustibile in armi è stato sostanzialmente ridimensionato perché non ha più le attrezzature per trasformarlo in armi operative.

    Nel briefing con i giornalisti, il Segretario alla Difesa Pete Hegseth e il capo di stato maggiore congiunto, Dan Caine, hanno evitato le affermazioni massimaliste di Trump sul successo dell'operazione.

    E hanno affermato che una valutazione iniziale dei danni subiti in battaglia in tutti e tre i siti colpiti dai bombardieri B-2 dell'Aeronautica Militare e dai missili Tomahawk della Marina ha mostrato «gravi danni e distruzione».

    Ma gli esperti dicono che serviranno settimane per capire quanto l'attacco sia stato devastante ed efficace.

  • 08h30

    Iran: «Spiava per Israele, giustiziato»

    L'Iran ha giustiziato questa mattina un uomo accusato di spionaggio a favore di Israele.

    Mohammad Amin Mahdavi Shayesteh aveva confessato di aver filmato luoghi sensibili e di aver inviato pacchi con minacce ad alcune persone, per conto del Mossad.

    L'uomo aveva inoltre collaborato con l'emittente Tv dissidente iraniana, Iran International, secondo quanto riportato dal sito web della magistratura, Mizannews, e aveva incontrato agenti del Mossad in un Paese vicino.

  • 08h10

    Khamenei, «La punizione contro Israele continuerà»

    La Guida Suprema iraniana, l'Ayatollah Ali Khamenei, ha promesso che la «punizione continuerà» contro Israele. Lo riporta Al Jazeera.

    Nella sua prima dichiarazione sui social media dopo gli attacchi statunitensi ai siti nucleari del Paese, Khamenei ha affermato su X: «Il nemico sionista ha commesso un grave errore, un grave crimine; deve essere punito e lo stiamo facendo, lo stiamo facendo ora».

    Il post è accompagnato dall'immagine di un teschio in fiamme con la Stella di David sullo sfondo di edifici in fiamme.

  • 08h00

    Rinviata la partenza di Trump per vertice della Nato

    Intanto Trump, probabilmente per la situazione in Iran, rinvia la partenza per il vertice Nato di Amsterdam.

    La Casa Bianca aveva annunciato la sua partenza per oggi, lunedì, ma nel programma risulta solo una riunione con il Consiglio per la sicurezza nazionale, alle 13h00 locali (le 19h00 in Svizzera).

    Citando fonti della West Wing, alcuni media, tra cui NewsNation, hanno riferito che il tycoon partirà martedì per il summit dell'Alleanza, in programma il 24 e il 25 giugno.

  • 07h45

    L'Iran: «Gli USA hanno lanciato guerra con pretesti assurdi»

    Intanto durante il consiglio di sicurezza dell'Onu, l'ambasciatore iraniano ha accusato gli Stati Uniti di aver lanciato una «guerra con pretesti assurdi e inventati».

    Funzionari militari e dell'intelligence americani hanno infine rilevato segnali secondo cui milizie sostenute dall'Iran si stanno preparando ad attaccare le basi statunitensi in Iraq, e forse in Siria.

  • 07h40

    USA ai cittadini americani nel mondo: «Fate più attenzione»

    In un avviso inviato a tutti gli americani nel mondo e pubblicato domenica sul suo sito web, il Dipartimento di Stato USA ha invitato tutti i cittadini statunitensi all’estero a prestare attenzione a causa del conflitto con l’Iran.

    «Esiste il rischio di manifestazioni contro i cittadini statunitensi e i loro interessi all’estero. Il Dipartimento di Stato consiglia ai cittadini statunitensi di tutto il mondo di prestare maggiore attenzione», è il monito.

  • 07h30

    Trump apre per la prima volta al cambio di regime in Iran

    «Non è politicamente corretto usare il termine ‹cambio di regime› ma se l'attuale regime iraniano non è in grado di rendere l'Iran di nuovo grande, perché non dovrebbe esserci un cambio di regime??? Miga!!!», ha scritto parafrasando Make America Great Again in Make Iran Great Again.

    «Tutti i siti nucleari in Iran hanno subito danni monumentali, come mostrato dalle immagini satellitari. Annientamento è un termine esatto!», ha scritto Trump su Truth.

  • 07h20

    Prezzi del petrolio in salita del 4% in Asia

    La situazione crea preoccupazione per l'instabilità di approvvigionamenti.

    Le quotazioni del greggio sui mercati asiatici sono salite di oltre il 4%, con gli investitori che guardano ad un ulteriore inasprimento del conflitto in Medio Oriente, e la possibile chiusura dello Stretto di Hormuz – che collega il Golfo Persico con l'oceano indiano, dal quale transita oltre il 20% del petrolio a livello mondiale.

    I prezzi sono schizzati nei primi scambi lunedì, dopo la decisione degli Stati Uniti di sostenere Israele con il bombardamento dei siti nucleari iraniani.

  • 07h10

    Continuano gli scambi di missili tra Iran e Israele

    Durante la notte sono continuati gli scambi di attacchi missilistici tra Iran e Israele.

    Domenica sera la Forza di difesa israeliana (IDF) ha annunciato di aver lanciato un attacco con 20 caccia contro obiettivi militari di Teheran precisando di aver colpito «siti di stoccaggio e infrastrutture di lancio di missili» diretti contro Israele, «nonché satelliti militari e siti radar utilizzati per la creazione di una valutazione di intelligence aerea a Kermanshah e Hamedan, nell’Iran occidentale».

    Nella notte sirene d’allarme sono risuonate nel centro di Israele, con i cittadini che hanno raggiunto i rifugi. Un missile dall’Iran è stato intercettato.

    L’Aeronautica militare israeliana continua i bombardamenti di infrastrutture militari a Kermanshah, nell’Iran occidentale, anche lunedì: lo rende noto l’Esercito su Telegram.

  • 07h00 di lunedì 23 giugno 2025

    Iniziamo il nostro live-ticker

    Buongiorno e benvenuti sulle pagine di blue News. Iniziamo il nostro live-ticker sulla guerra tra Stati uniti e Israele contro l'Iran.