EpidemiaTrump irride l'Unione Europea: «Non era un esempio sul COVID-19?!»
ATS
12.10.2020 - 20:03
Il Vecchio Continente è alle prese con una severa seconda ondata di contagi e Donald Trump irride l'altra sponda dell'Atlantico su Twitter.
«C'è un forte balzo della piaga cinese in Europa e in altri Paesi che le fake news indicavano come un esempio perché stavano facendo bene...», la stoccata del presidente americano.
Big spike in the China Plague in Europe and other places that the Fake News used to hold up as examples of places that are doing well, in order to make the U.S look bad. Be strong and vigilant, it will run its course. Vaccines and cures are coming fast!
Che così a suo modo si toglie più di un sassolino dalla scarpa, dopo mesi e mesi di critiche per la gestione della pandemia, che negli Usa conta quasi otto milioni di casi e oltre 214 mila morti.
Una situazione che Trump continua a minimizzare
Una situazione però che Trump continua a minimizzare, più che mai ora che anche lui e la first lady Melania sono rimasti vittime del Covid: «Siate forti e vigili, il virus farà il suo corso. Vaccini e cure stanno arrivando rapidamente», il suo rassicurante appello agli americani.
Del resto lo stesso presidente, quando mancano 22 giorni dall'Election Day, è già tornato in campo a meno di due settimane dall'annuncio della sua positività.
E dopo lo show di sabato dal balcone della Casa Bianca e davanti a una folla senza mascherine e senza distanziamento sociale, la sua campagna elettorale è ripartita dalla Florida, lo Stato chiave che è anche la sua seconda casa. Proseguirà nelle prossime ore in Pennsylvania e mercoledì in Iowa, con una tabella di marcia che il presidente vuole serrata, per recuperare il tempo perduto.
«Voglio un comizio al giorno in posti diversi ogni giorno, fino al voto», le indicazioni ai suoi, nonostante non tutti nello staff la ritengano una buona idea. Anche perchè resta il mistero sulle reali condizioni di salute del presidente e sulla sua carica virale dopo il contagio. Del resto, fino a che non ci sarà un test negativo i dubbi sono destinati a rimanere.
Il rischio di una reazione a catena
Intanto il manager della campagna, Bill Stepien, è anche lui tornato al suo posto dopo appena dieci giorni dalla notizia del contagio. Il timore di molti è che si inneschi una reazione a catena che rischia di diventare incontrollabile se a scendere di nuovo in campo sono diverse persone non ancora risultate negative al tampone.
«La maggior parte delle persone infettate dal virus che causa il Covid-19 sviluppano una risposta immunitaria entro le prime settimane, ma non sappiamo quanto sia forte o duratura», ha ammonito il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus, senza mai citare Trump.
Ma il riferimento appare chiaro, con il presidente americano che nelle ultime ore ha ripetuto più volte di essere oramai «immune» al virus e di non essere più contagioso. «Ci sono stati anche esempi di persone infette da Covid-19 che sono state contagiate per la seconda volta», l'allarme lanciato invece da Ghebreyesus.
Trump avanti per la sua strada
Ma Trump sembra andare avanti per la sua strada come un treno e prima di imbarcarsi di nuovo sull'Air Force One scatena la solita tempesta di tweet, che piovono a decine solo nella mattinata.
Non solo quello in cui invita i senatori repubblicani ad accelerare i tempi per la conferma della nomina alla Corte Suprema della giudice Amy Coney Barrett, rimproverandoli per non andare abbastanza velocemente.
Di fronte a tanto agitarsi Joe Biden sembra mantenere invece una calma che alcuni democratici giudicano eccessiva, ma altri vedono invece come la migliore arma per contrastare The Donald. Anche perchè l'ex vicepresidente aumenta il suo vantaggio: quasi 11 punti sull'avversario secondo la media elaborata dal sito specializzato RealClearPolitics.