USATrump si ricandida a novembre, Biden scalda i motori
SDA
4.11.2022 - 21:40
«Molto presto. Tenetevi pronti. Per rendere il nostro Paese sicuro, glorioso e di successo, io molto, molto, molto probabilmente lo farò di nuovo».
04.11.2022, 21:40
04.11.2022, 21:46
SDA
Parlando a migliaia di fan osannanti a Sioux City, in Iowa, Donald Trump ha fatto un altro passo verso l'annuncio della sua terza candidatura alla Casa Bianca. Prefigurando così una riedizione della sfida del 2020 contro Joe Biden, che a sua volta sta scaldando i motori.
Un'accelerazione suggerita anche dal brano scelto per salutare la folla: non più 'Ymca' dei Village People, sulle cui note ballava, ma 'Hold on, I'm coming' (Tieni duro, sto arrivando), un noto pezzo soul di Sam & Dave che ha il sapore di una profezia.
A confermare la sua intenzione anche i media Usa, che indicano la data del possibile annuncio dopo le elezioni di Midterm in programma martedì prossimo e prima della festa di Thanksgiving, che ricorre il 24 novembre. Axios è più precisa e svela anche la possibile data: il 14 novembre, alla vigilia del G20 di Bali.
Simbolico anche lo Stato dove il tycoon ha scoperto ulteriormente le sue carte, andando a sostenere un candidato alleato come il senatore uscente Chuck Grassley: l'Iowa, prima e fondamentale tappa delle primarie americane. «Lo stile di vita dell'Iowa è sotto assedio», ha arringato, evocando un Paese in crisi e attaccando Biden, i democratici e la speaker della Camera, la «pazza Nancy Pelosi alla cui carriera politica porremo fine tra cinque giorni».
Annuncio posticipato
Trump voleva dare l'annuncio della sua candidatura prima di Midterm ma si è lasciato convincere a posticiparla per non compromettere l'attesa vittoria repubblicana distraendo gli elettori da temi trainanti come l'inflazione e la criminalità.
Ora però ha bisogno di accelerare per due motivi. Il primo è intestarsi il previsto successo di Midterm e bruciare sul tempo i rivali, a partire dal governatore della Florida Ron DeSantis, che difficilmente potrà emularlo subito se verrà riconfermato, come pare.
Trump sotto inchiesta
Il secondo è difendersi dalle varie inchieste che lo minacciano presentandosi come un perseguitato politico, soprattutto nelle due indagini federali legate all'assalto al Capitol e ai documenti classificati sequestrati nella sua residenza di Mar-a-Lago.
Tant'è che i dirigenti del dipartimento di Giustizia hanno già discusso se una ricandidatura del tycoon non crei la necessità di uno 'special counsel', un procuratore speciale per sovrintendere alle due inchieste, come è successo per il Russiagate e per il caso Lewinsky.
Un modo per evitare le accuse che l'amministrazione Biden stia colpendo un suo rivale politico. Intanto nell'inchiesta civile a New York per frode fiscale, un giudice ha deciso di mettere sotto tutela la Trump Organization, nominando un controllore indipendente per evitare che siano commesse «ulteriori illegalità».
E Biden?
Anche Biden sta preparando la campagna per la rielezione e da settembre ne parla con la moglie Jill e un ristretto numero di collaboratori, tra cui Anita Dunn, Mike Donilon e Jen O'Malley Dillon, che ebbero ruoli di vertice nella corsa del 2020.
Se Trump lanciasse la sfida, dovrebbe rispondergli a breve giro di posta. Ma resta l'incognita dell'esito di Midterm, con un'annunciata sconfitta democratica alla Camera che ha già aperto la lotta di successione a Nancy Pelosi, destinata pare a diventare ambasciatrice a Roma.