Proteste Tunisia: terza notte di disordini

SDA

18.1.2021 - 10:06

La protesta continua.
La protesta continua.
Keystone

Ancora scontri e disordini nella notte appena trascorsa tra giovani manifestanti e forze di sicurezza in varie località della Tunisia.

Per la terza notte consecutiva sono state registrate a Cité Ettadhamen, Mnihla e al Intilaka, sobborghi popolari della capitale, ma anche a Sbeitla, Nabeul, Beja, Kasserine, Jelma, Menzel Bouzalfa, Sousse, Gafsa, Biserta, Sidi Bouzid, Korba, Tebourba, le stesse scene di violenza, saccheggi, incendi di pneumatici, sassaiole e attacchi alle forze dell'ordine.

Le violenze hanno costretto le forze dell'ordine a far largo uso di lacrimogeni ed infine hanno fatto decidere le autorità di dispiegare l'esercito in diversi governatorati del Paese «al fine di proteggere le istituzioni e prevenire qualsiasi atto di caos», come ha spiegato il portavoce del ministero della Difesa, Mohamed Zekri.

Durante la notte lo stesso presidente della Repubblica, Kaies Saied, ha supervisionato le operazioni di controllo di ordine pubblico alla centrale del ministero dell'Interno della capitale.

Protagonisti dei disordini di queste notti convulse, giovani e giovanissimi, in gran parte minori, definiti «saccheggiatori» dalle autorità, arrestati a centinaia (242 solo la notte precedente) ma che in qualche post sui social definiscono queste azioni come una rivoluzione degli «affamati» dal Covid e urlano slogan contro i governanti.

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