Guerra in Ucraina Belgio, rinviata di 10 anni l'uscita dal nucleare a causa della guerra

SDA

19.3.2022 - 11:48

La centrale nucleare di Tihange, in Belgio. (Immagine d'archivio del 2019)
La centrale nucleare di Tihange, in Belgio. (Immagine d'archivio del 2019)
Keystone

Il Belgio ha rinviato di dieci anni la sua uscita dal nucleare a causa della guerra in Ucraina. Lo ha annunciato il governo.

19.3.2022 - 11:48

L'Esecutivo belga ha deciso venerdì sera di posticipare di 10 anni l’uscita del paese dal nucleare, prevista inizialmente per il 2025. La misura è stata presa a causa dei timori per l’approvvigionamento energetico, a seguito della guerra in Ucraina.  Si è di conseguenza stabilito di prolungare la vita dei reattori di Doel 4 e Tihange 3 fino al 2035.

«Tutti sanno che è in corso una guerra in Europa: per questo scegliamo la certezza in un periodo di incertezze», ha detto il premier Alexander de Croo.

Il piano di uscita dal nucleare era stato varato quasi vent'anni fa, nel 2003 e prevedeva la chiusura di tutti i reattori entro il 2025 e l’accelerazione nel contempo della transizione verso le energie rinnovabili.

Questo processo si sarebbe però dovuto appoggiare sullo sviluppo del gas naturale, tramite la costruzione di una centrale a nord di Bruxelles. A seguito dell'invasione russa dell'Ucraina, l’Europa ha deciso di ridurre progressivamente la dipendenza dagli idrocarburi russi e di chiudere con tutte le importazioni entro il 2027.

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