Guerra in Ucraina A Kramatorsk bombe sui civili in fuga, s'aggrava il bilancio

SDA

8.4.2022 - 17:55

La guerra in Ucraina è segnata da un nuovo eccidio di civili. Nel bombardamento della stazione ferroviaria di Kramatorsk, nella regione di Donetsk, nell'est del Paese, secondo un nuovo bilancio sarebbero rimaste uccise almeno 50 persone, tra cui 10 bimbi. I feriti sarebbero oltre il centinaio.

8.4.2022 - 17:55

Vi erano migliaia di profughi (4.000, secondo il sindaco) che aspettavano per essere evacuati dalle città sotto assedio e le zone in cui si sta concentrando l'offensiva militare russa. La stazione è stata chiusa e la popolazione in fuga sarà evacuata nelle prossime ore da Slovyansk, con convogli che dovrebbero partire verso Leopoli, Chernivtsi, Ternopil e Odessa.

La tv Ukraine 24 denuncia su Telegram che su uno dei missili che hanno colpito la zona della stazione si legge la scritta in russo «per i bambini». La tv ucraina pubblica un video in cui si vede il missile, parzialmente distrutto, con la scritta bianca in cirillico. È stato impossibile finora stabilire chi abbia scritto la frase sul razzo.

Kiev accusa Mosca

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky denuncia che i russi, «non avendo la forza e il coraggio di opporsi a noi sul campo di battaglia, stanno cinicamente distruggendo la popolazione civile. Questo è un male che non ha limiti. E se non viene punito, non si fermerà mai».

Gli fa eco l'Alto rappresentante Ue Josep Borrell – che oggi è a Kiev con la presidente della Commissione Ursula von der Leyen – che condanna l'attacco, definendolo «un altro tentativo di chiudere le vie di fuga per coloro che fuggono da questa guerra ingiustificata e causano sofferenze umane».

«L'attacco missilistico di questa mattina alla stazione usata per evacuare civili in Ucraina è spregevole. Sono sconvolta e offrirò personalmente le mie condoglianze al presidente Zelensky. I miei pensieri vanno alle famiglie delle vittime», commenta su Twitter la stessa presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.

La ministra degli Esteri britannica, Liz Truss, si dice «sconvolta» dal nuovo massacro e sottolinea che «prendere di mira i civili è un crimine di guerra e noi chiameremo la Russia e Putin a risponderne». Mosca nega ogni responsabilità e parla di una ennesima «provocazione» da parte delle forze ucraine.

Il Cremlino nega ogni attacco a civili

Il governo di Putin nega anche di essere responsabile della morte a Bucha, nei dintorni di Kiev, di centinaia di civili ucraini i cui cadaveri sono stati scoperti dopo il ritiro delle truppe russe.

Ma oggi da Kiev Borrell ha annunciato che l'Ue «sosterrà il procuratore generale ucraino, fornendo formazione e donando attrezzature, per garantire indagini sicure» sull'eccidio, perché «non ci può essere impunità».

E dopo le immagini satellitari pubblicate dal New York Times, il media indipendente russo Meduza pubblica un video ripreso da un drone che dimostra che i civili a Bucha sono stati uccisi durante l'occupazione russa della città. Le immagini, messe a confronto con il video girato sul terreno dopo il ritiro dell'esercito russo, mostrano che la posizione dei corpi coincide.

Sul terreno militare, sembra confermarsi un ritiro massiccio delle forze russe dal Nord dell'Ucraina, per concentrare i suoi attacchi verso l'Est e in particolare nella regione del Donbass.

Il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin sostiene che Putin ha capito che non potrà conquistare Kiev, mentre il bollettino quotidiano dell'intelligence dice che nel Nord dell'Ucraina «le forze russe si sono ora completamente ritirate verso Bielorussia e Russia» e «almeno alcune di queste forze verranno trasferite nell'Est dell'Ucraina per combattere nel Donbass». Uno spostamento di fronte per il quale ci vorrà «come minimo una settimana».

Evacuare subito l'est del Paese

In questo contesto, il governatore di Lugansk, considerando imminente un attacco russo nella regione, ha chiesto a tutti i civili di evacuare verso zone più sicure.

La vice premier Iryna Vereshchuk ha detto che anche per oggi sono stati concordati 10 corridoi umanitari per evacuare i civili dalle città assediate. In particolare per Mariupol – isolata dall'inizio dell'invasione e dove le condizioni umanitarie sono state definite «apocalittiche» dalla Croce Rossa – è previsto un corridoio fino a Zaporizhzhia.

La Banca centrale russa ha ridotto intanto il tasso di interesse al 17%, dal 20% deciso il 28 febbraio. «Le condizioni esterne rimangono difficili e limitano l'attività economica», afferma la Banca in una nota. La decisione ha fatto crollare la Borsa di Mosca: l'indice Moex cede il 21%, mentre gira in positivo l'indice in dollari Rts che guadagna il 3,3%.

Conclusa la ratifica formale del quinto pacchetto di sanzioni europee contro Mosca, il cui testo sarà pubblicato oggi sulla Gazzetta ufficiale europea. Bruxelles informa che ha congelato beni di oligarchi russi e bielorussi per 29,5 miliardi di euro.

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