Guerra in Ucraina Nuovo bando dalla Russia: «FB e Instagram estremiste»

SDA

21.3.2022 - 19:39

La Russia ha bandito Facebook e Instagram dal Paese tacciandole di estremismo
La Russia ha bandito Facebook e Instagram dal Paese tacciandole di estremismo
KEYSTONE/CHRISTIAN BEUTLER

Nuova scomunica della Russia nei confronti di Facebook e Instagram, già bloccate nel paese. Mosca le bolla come organizzazioni «estremiste», non vieta WhatsApp perché non è una piattaforma pubblica.

Keystone-SDA

Se questo mix di isolamento digitale russo e sanzioni da parte dei big della tecnologia dovesse continuare in una escalation, per il Massachusetts Institute of Technology (Mit) si prefigura il rischio «Splinternet», uno scenario di rete frammentata che metterebbe fine al web globale come lo conosciamo ora.

Un tribunale di Mosca ha riconosciuto le attività di Instagram e Facebook come estremiste dopo aver approvato la mozione presentata dall'ufficio del procuratore generale, scrive la Tass.

Nei giorni scorsi il Cremlino aveva già dichiarato guerra alle due piattaforme dopo l'annuncio di Meta di allentare alcune forme di censura sui post anti-russi, compresi quelli che invocano l'uccisione di Putin e dell'alleato Lukashenko, presidente della Bielorussia. Facebook è già bloccato in Russia dal 4 marzo, Instagram dal 14 marzo.

Blackout di tante piattaforme

La decisione allunga ancora di più le distanze tra l'Occidente e Mosca, dove c'è già un blackout di tanti servizi tecnologici (Twitter, Apple Pay, Google Pay, PayPal, solo per citarne alcuni, a rischio è anche YouTube) e media indipendenti, con i cittadini russi che devono usare le Vpn private per restare connessi col mondo oppure optare per Telegram o il social autarchico Vkontakte (che nelle scorse ore è stato hackerato) e a breve Rossgram, l'Instagram fatto in casa che verrà lanciato a giorni.

Sullo sfondo i presunti piani della Russia di staccarsi da Internet, trapelati in un documento alle istituzioni a tenersi pronte.

«Questo significherebbe la fine di Internet come unica tecnologia di comunicazione globale e forse non solo temporaneamente», avvertono i ricercatori del Mit che evocano il concetto di «Splinternet», una rete divisa e balcanizzata, termine usato per la prima volta nel 2001 da Clyde Wayne Crews, ricercatore del Cato Institute.

«L'era di un mondo connesso sarebbe finita»

«Cina e Iran – spiega il Mit – usano ancora la stessa tecnologia Internet di Stati Uniti ed Europa, anche se accedono solo ad alcuni servizi. Se tali paesi istituissero organi di governo rivali e una rete rivale, solo il reciproco accordo di tutte le principali nazioni del mondo potrebbe ricostruirla. L'era di un mondo connesso sarebbe finita».

L'Ucraina resta invece connessa nonostante i bombardamenti anche grazie ai lanci di satelliti per Internet. E la società con base in Gran Bretagna OneWeb, dopo la decisione di sospendere i lanci con il razzo russo Soyuz, rende noto che si affiderà a SpaceX di Elon Musk.

Questa azienda produce e mette in orbita i satelliti Starlink i cui terminali stanno agevolando non solo la comunicazione tra gli ucraini ma anche le operazioni militari di Kiev con i droni. Starlink, secondo la società di analisi Sensor Tower, è l'app più scaricata in Ucraina.