Guerra in Ucraina Primo vero faccia a faccia tra Mosca e Kiev, ma continuano i bombardamenti

SDA

10.3.2022 - 11:11

Nella foto, resa disponibile dal servizio stampa del Ministero degli Esteri turco, si vedono il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov (a sinistra), il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu (al centro) e il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba (a destra) prima del loro incontro all'Antalya Diplomacy Forum di Antalya, in Turchia.
Nella foto, resa disponibile dal servizio stampa del Ministero degli Esteri turco, si vedono il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov (a sinistra), il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu (al centro) e il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba (a destra) prima del loro incontro all'Antalya Diplomacy Forum di Antalya, in Turchia.
EPA

La guerra iniziata dalla Russia contro l'Ucraina prosegue senza sosta su due fronti. Oggi è prevista l'apertura di altri tre corridoi umanitari, ma si vedrà se la tregua sarà effettiva. Sul fronte diplomatico è in corso l'incontro, in Turchia, dei ministri degli esteri di Russia e Ucraina Serghei Lavrov e Dmytro Kuleba.

Nuovi bombardamenti in Ucraina, nella notte e stamani, che hanno colpito un edificio residenziale vicino alla città di Kharkiv causando quattro morti, di cui due bambini. Un altro attacco ha centrato il villaggio di Slobozhanske, nel sud-est del paese, ferita una bambina di 5 anni, ma si scava tra le macerie per estrarre altri corpi.

Invece sul fronte diplomatico è in corso l'incontro, in Turchia, sotto l'egida e la mediazione del premier Recep Tayyip Erdogan, dei ministri degli esteri, di Russia e Ucraina, Serghei Lavrov e Dmytro Kuleba.

È il primo faccia a faccia tra i due governi a questo livello dall'inizio del conflitto. E sempre in Turchia è in arrivo il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea). Rafael Grossi ha spiegato di essere stato invitato dal ministro degli Esteri turco: «Abbiamo bisogno di agire ora». Discuterà «della questione urgente di garantire la sicurezza e la salvaguardia degli impianti nucleari in Ucraina».

Moody's ha declassato i rating di 39 istituti finanziari russi

In questa cornice si registra l'annuncio di Moody's che ha declassato i rating di 39 istituti finanziari russi, a seguito del declassamento dei rating del governo russo a Ca da B3, con outlook negativo. Anche l'outlook è negativo. Tra gli altri Alfa-Bank, Credit Bank of Moscow, Gazprombank, Russian Agricultural Bank, Raiffeisenbank, Renaissance Financial Holding Limited.

«L'impatto delle sanzioni severe e coordinate annunciate nei giorni scorsi dai paesi occidentali sulla Russia, così come la risposta delle autorità russe – spiega Moody's – si riflettono anche nel passaggio del Macro Profile della Russia a 'Very Weak' da 'Weak+'».

I mercati, almeno quello asiatico, guardano alle trattative con fiducia. Meno ottimisti quelli del Vecchio Continente. Se la Borsa di Tokyo segna il maggior rialzo giornaliero dal dicembre 2020, prendendo spunto dal recupero degli indici azionari Usa, con gli investitori che tornano sul mercato dopo la repentina flessione dei prezzi petroliferi, oltre il 10%.

Dopo la gran corsa di ieri le Borse europee scendono nella prima primissima parte della seduta guardando all'incontro in Turchia e in attesa della riunione della Banca centrale europea (Bce), che dovrebbe fare luce sulle mosse anti-inflazione di Francoforte. Dopo un avvio leggermente negativo, il listino più debole è quello di Milano, in calo di oltre il 2%, con quello tedesco e di Parigi sulla stessa linea. Prova a tenere Londra, in ribasso di un punto percentuale.

Kamala Harris in Polonia sulla questione dei jet

Un altro fronte diplomatico è aperto in Polonia con l'arrivo nella notte della vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris che incontrerà presidente e premier. Nel tentativo di ricucire lo strappo provocato dall'annuncio del governo di Varsavia dell'intenzione di usare i Mig-19 nei cieli ucraini. Intenzione subito bocciata dal Pentagono.

Da Mosca altri strappi diplomatici con la dichiarazione che lascia il Consiglio d'Europa. Motivo? «La Russia non ha alcuna intenzione – recita una Tass stamani – di sopportare le azioni sovversive intraprese dall'Occidente, che spinge per un ordine basato sulle regole e sulla sostituzione del diritto internazionale calpestato dagli Stati Uniti e dai suoi satelliti».

Timori per le centrali nucleari sul territorio ucraino

Ancora timori per le centrali nucleari sul territorio ucraino con l'inquietante silenzio dalla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia che ieri, spiega l'Agenzia internazionale per l'energia atomica che monitora il sito, ha smesso di trasmettere dati.

Un'interruzione nelle comunicazioni registrata anche dal sito di Chernobyl: l'Aiea si dice «preoccupata».

L'inasprimento delle sanzioni al vertice europeo

L'inasprimento delle sanzioni europee a Russia e Bielorussia sono all'attenzione del vertice del Consiglio europeo. Con un occhio al boomerang che però sanzioni e guerra determinano su tutto l'occidente.

La spinta sui prezzi esercitata dal conflitto farà sì che la crescita sarà inferiore al 4%, la premessa dalla quale partiranno i leader per stabilire le contromisure. Anche la Bce, che oggi riunisce il suo direttivo, è pronta a tornare in modalità emergenza.

Il Fondo monetario internazionale (Fmi) intanto approva aiuti per 1,4 miliardi di dollari a Kiev. Nel frattempo l'isolamento economico di Mosca si arricchisce di nuovi abbandoni del mercato russo. Ora è la volta di Sony, Nintendo Heineken e Carlsberg che fermano le vendite in Russia. E l'Eni non acquisterà petrolio da Mosca.