Conflitti Ucraina: Johnson, armi a Kiev, porte aperte a rifugiati

SDA

2.3.2022 - 13:28

Per il primo ministro britannico Boris Johnson occorre sostenere l'Ucraina fornendole delle armi e tenendo le frontiere aperte per accoglierne i rifugiati
Per il primo ministro britannico Boris Johnson occorre sostenere l'Ucraina fornendole delle armi e tenendo le frontiere aperte per accoglierne i rifugiati
Keystone

Il premier britannico Boris Johnson ha ribadito l'impegno del Regno Unito a rafforzare le sanzioni contro la Russia, «il regime di Putin» e gli oligarchi in risposta «al barbaro» attacco di Mosca all'Ucraina, ma anche a fornire «armi» a Kiev.

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Secondo Johnson occorre pure aprire la porte a chi fugge «dal disastro umanitario» che sta emergendo in Ucraina, promettendo di renderle più «stringenti» se il presidente russo non «invertirà la marcia dei suoi tank».

Parlando alla Camera dei Comuni nel Question Time del mercoledì ha inoltre rivolto un appello «a tutte le nazioni del mondo a condannare la Russia» nel voto previsto oggi all'Assemblea generale dell'Onu.

C'è inoltre stata una standing ovation alla Camera, con tutti i deputati britannici che in piedi hanno applaudito l'ambasciatore ucraino a Londra, Vadym Prystaiko, presente all'inizio della seduta odierna dedicata al Question Time incentrato sulla invasione russa.

Rivolgendosi all'ambasciatore, lo Speaker Sir Lindsay Hoyle ha dichiarato: «di solito non permettiamo applausi in quest'aula, ma in questa occasione l'aula vuole giustamente dimostrare il nostro rispetto e sostegno per il vostro Paese e la sua gente in questo momento molto difficile».