Ucraina Kiev affonda il pattugliatore russo Sergey Katov in Crimea

SDA

5.3.2024 - 21:23

La flotta russa del Mar Nero è finita di nuovo nel mirino di Kiev, che ha colpito con successo l'ennesima nave da guerra e che, sulla scia delle veementi polemiche dopo il «leak tedesco», viene affiancata da Londra nella richiesta a Berlino di fornire i micidiali missili Taurus a lunga gittata.

In questa foto non datata fornita dal Ministero della Trasformazione Digitale dell'Ucraina, si vede un Magura V5, imbarcazione di superficie multiuso senza equipaggio in grado di svolgere diversi compiti. L'attacco di Kiev è stato sferrato con questi droni marini.
In questa foto non datata fornita dal Ministero della Trasformazione Digitale dell'Ucraina, si vede un Magura V5, imbarcazione di superficie multiuso senza equipaggio in grado di svolgere diversi compiti. L'attacco di Kiev è stato sferrato con questi droni marini.
KEYSTONE/Daniyar Sarsenov/Ministry of Digital Transformation of Ukraine via AP

Keystone-SDA

Il bilancio dell'attacco al pattugliatore russo Sergey Kotov è di almeno sette morti e diversi feriti, ha annunciato il portavoce delle forze navali ucraine, Dmytro Pletenchuk. A bordo della nave affondata nelle acque davanti alla Crimea c'era anche un elicottero d'assalto.

«La maggior parte dell'equipaggio è riuscita a mettersi in salvo, circa 50 persone». L'attacco è stato compiuto con droni marini Magura V5, «la nave ha subito danni ad entrambi i lati di poppa», il costo del pattugliatore si aggirerebbe sui 65 milioni di dollari (57,6 milioni di franchi).

«Non ci sono porti sicuri nel Mar Nero per i terroristi russi, e non ce ne sarà nessuno», ha tuonato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, congratulandosi con i suoi per il successo della missione.

Diverse controffensive

Le ultime 24 ore di guerra sono segnate da diverse controffensive ucraine. Mentre la Corte penale internazionale (Cpi) ha spiccato due mandati di arresto nei confronti di due ufficiali russi per presunti crimini di guerra e contro l'umanità, Mosca afferma di aver respinto numerosi attacchi nell'area di Adviidka.

Secondo Mosca il bilancio è di «almeno 500 uccisi» tra le forze nemiche oltre a diversi mezzi corazzati distrutti. Nel complesso, Mosca rivendica l'abbattimento di 160 droni, lanciati contro vari obiettivi nel Donestk.

Ed è proprio su queste nuove armi, tanto piccole quanto micidiali, che punta Kiev: quest'anno l'Ucraina produrrà due milioni di droni, ha annunciato la viceministra per le industrie strategiche, Hanna Gvozdyar. Ma una svolta in termini di forniture potrebbe arrivare dal pressing sulla Germania.

Berlino scossa dalla fuga di informazioni

Berlino è stata costretta a precisare che la fuga di notizie riservate, la conversazione tra due ufficiali tedeschi che ipotizzavano di impiegare i missili Taurus per colpire il ponte di Kerch in Crimea, è stata causata da un «errore individuale».

Il ministro della difesa tedesco, Boris Pistorius, ha assicurato che i sistemi di sicurezza tedeschi sono sicuri, il leak – nel quale si ipotizza anche la presenza di militari britannici sul terreno – è dovuto all'uso di una linea telefonica non criptata.

Sulla scia della vicenda si è inserita Londra: «Il Regno Unito è stato il primo paese a consegnare alle forze ucraine missili di precisione a lunga gittata (gli Storm Shadow). Incoraggiamo i nostri alleati a fare lo stesso», ha detto un portavoce del premier Rishi Sunak.

Dichiarazione rivolta al cancelliere tedesco Olaf Sholz, che continua a puntare i piedi, e ha ribadito il suo no: «Non si può consegnare un sistema d'arma che arriva molto lontano e poi non pensare a come possa avvenire il controllo del sistema d'arma. E se si vuole avere il controllo, e questo è possibile solo se sono coinvolti soldati tedeschi, questo è completamente fuori discussione».

I Taurus hanno una gittata di 500 chilometri

Fiore all'occhiello dell'industria militare tedesca, i Taurus hanno una gittata stimata di 500 chilometri, ma si tratta di missili che vanno lanciati con gli aerei, quindi l'obiettivo si potrebbe trovare anche molto più lontano.

Sono un proiettile con una testata di esplosivo da 400 chilogrammi che potrebbe cambiare le sorti della guerra in modo imprevedibile.

Forse rivolgendosi anche lui a Berlino, il presidente francese Emmanuel Macron ha invitato gli alleati dell'Ucraina a «non essere vigliacchi» di fronte a una Russia «diventata inarrestabile».