Guerra in Ucraina Guerra in Ucraina, l'Onu approva la risoluzione umanitaria degli occidentali

SDA

24.3.2022 - 17:20

I documenti dell'Assemblea Generale dell'Onu non hanno valore legalmente vincolante ma hanno valore politico e simbolico. Nella foto la sede delle Nazioni Unite a New York.
I documenti dell'Assemblea Generale dell'Onu non hanno valore legalmente vincolante ma hanno valore politico e simbolico. Nella foto la sede delle Nazioni Unite a New York.
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L'Assemblea Generale dell'Onu ha adottato la risoluzione proposta dagli occidentali sulla situazione umanitaria in Ucraina. Sono stati 140 i paesi che hanno votato a favore, 5 i contrari e 38 gli astenuti.

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La risoluzione chiede «l'immediata cessazione delle ostilità da parte della Russia, in particolare di eventuali attacchi contro civili», l'accesso umanitario e la protezione dei civili, del personale medico, dei giornalisti e degli operatori umanitari».

I cinque paesi che hanno votato contro la risoluzione sono Russia, Siria, Bielorussia, Eritrea, Corea del Nord (gli stessi che hanno votato contro la risoluzione del 2 marzo scorso). La Cina invece è tra i 38 astenuti (tre in più della volta scorsa). I voti a favore sono scesi da 141 a 140. Per essere adottato, il documento doveva essere approvato dai due terzi dei paesi membri.

I documenti dell'Assemblea Generale dell'Onu non hanno valore legalmente vincolante ma hanno valore politico e simbolico, mostrando come Mosca sia isolata nella comunità internazionale.

È stato invece bloccato il voto dell'Assemblea Generale sulla bozza di risoluzione «rivale» del Sudafrica sulla situazione umanitaria in Ucraina. Kiev ha chiesto una votazione procedurale e il voto sulla bozza sudafricana è stato bocciato.

Il testo, sostenuto da Russia e Cina, chiedeva «un'immediata cessazione delle ostilità» come primo passo per migliorare il deterioramento della situazione umanitaria, incoraggiava «il dialogo politico, i negoziati e altri mezzi pacifici volti a raggiungere una pace duratura». Ma non faceva menzione del ruolo di Mosca nella crisi.