Guerra in Ucraina Ucraina: la Russia dichiara la tregua e apre corridoi umanitari

SDA

5.3.2022 - 08:43

Nella notte i russi hanno stretto la morsa intorno a Mariupol, nel sudest del paese.
Nella notte i russi hanno stretto la morsa intorno a Mariupol, nel sudest del paese.
Keystone

Il ministero della difesa russo ha annunciato una tregua per aprire corridoi umanitari. «Oggi, 5 marzo, si annuncia una tregua a partire dalle 10.00 del mattino ora di Mosca e corridoi umanitari sono aperti per l'uscita di civili da Mariupol e Volnovakha»

Intanto prosegue la marcia russa sull'Ucraina alla vigilia di un fine settimana che vedrà un terzo round di negoziati con Mosca e manifestazioni per la pace in molte città.

A preoccupare in queste ore è soprattutto l'avanzare verso una seconda centrale nucleare dopo quella di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa, dove gli addetti lavorano da ieri sotto la minaccia delle armi. Fortunatamente nessun reattore è stato colpito.

Mariupol assediata

Nella notte in cui si temeva la presa di Odessa, i russi hanno stretto la morsa intorno a Mariupol lanciando, secondo il sindaco, una serie di attacchi «spietati». A Mykolaiv, nel sud del paese, c'è invece una situazione di stallo tra le truppe ucraine e russe in giro per la città, afferma l'amministrazione locale.

Kiev afferma di avere distrutto almeno 39 aerei e 40 elicotteri russi dall'inizio dell'invasione; il Pentagono fa sapere che Mosca ha già lanciato 500 missili e ha già dispiegato in Ucraina il 92% delle forze ma anche che Kiev è in grado di resistere.

La Russia non cambia la sua retorica

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky insiste affinché la Nato crei una no-fly zone accusando l'Occidente che vi si oppone di essere responsabile delle morti, tra cui si contano ormai anche molti bambini. E smentisce una sua fuga in Polonia, come insinuato da Mosca, facendosi riprendere nei suoi uffici di Kiev.

Il suo consigliere Mikhaylo Podoliak fa sapere che i negoziati con Mosca «non saranno facili ma ci saranno». Intanto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, dice a Sky News Arabia che «l'operazione» – come Mosca definisce l'invasione – non punta a dividere l'Ucraina ma a trasformarla in un'area «smilitarizzata e libera dall'ideologia neonazista».

Oscurati i social in Russia

Fiumi di profughi si dirigono verso le frontiere e una nuova riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu convocato per lunedì dovrà decidere come garantire i corridoi umanitari.

A Mosca, intanto, Putin oscura reti sociali e media e molti di questi lasciano la Russia. Diverse federazioni sportive mettono al bando gli atleti russi e bielorussi, tra queste la ginnastica e la boxe. L'Occidente applica le sanzioni sui beni degli oligarchi.

Si teme per Bosnia, Moldavia e Georgia

Al quartier generale Nato di Bruxelles i ministri degli esteri dell'Alleanza restano fermi sulla decisione di non entrare nel conflitto ma evocano pericoli anche per Bosnia, Moldavia e Georgia.

Nuove armi arrivano in Ucraina dagli Stati Uniti e i B52 americani volano al confine orientale della Nato, in un'esercitazione con le aeronautiche tedesche e della Romania. I bombardieri americani, partiti dal Regno Unito, hanno volato nello spazio aereo della Romania, non lontano dall'Ucraina.

Harris e Blinken in Europa

Anche la vicepresidente Kamala Harris – dopo il segretario di stato Usa Antony Blinken – vola in Europa, dove visiterà Varsavia e Bucarest dal 9 all'11 marzo, «per dimostrare la forza e l'unità della Nato e il sostegno degli Usa agli alleati del fianco orientale di fronte all'aggressione russa», nonché per «evidenziare lo sforzo collettivo per supportare il popolo ucraino», rende noto la Casa Bianca.

Blinken, oggi a Bruxelles, visiterà sino al 9 marzo Polonia, Moldavia e paesi baltici.

Intanto in videomessaggio trasmesso ieri sera sugli schermi nelle piazze di città europee dove si sono svolte manifestazioni contro l'invasione russa, tra cui Francoforte, Praga, Lione, Tbilisi, Vienna, Bratislava e Vilnius, Zelensky ha detto: «non tacete, scendete in piazza e sostenete l'Ucraina», perché «se l'Ucraina non sopravviverà, l'intera Europa non sopravviverà».