Guerra in UcrainaZelensky nelle zone liberate altri orrori
SDA
5.4.2022 - 07:53
Le sirene risuonano in tutta l'Ucraina nel quarantunesimo giorno di invasione russa. E dopo gli orrori di Bucha emergono altre realtà dove si scoprono corpi delle vittime civili martoriate.
Keystone-SDA
05.04.2022, 07:53
05.04.2022, 11:35
SDA
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky annuncia che ci sono già informazioni che «il numero delle vittime degli occupanti potrebbe essere ancora più alto a Borodyanka e in alcune altre città liberate che a Bucha».
In molti villaggi dei distretti liberati di Kiev, Chernihiv e Sumy, gli occupanti «hanno fatto cose – spiega nel suo videomessaggio – che la gente del posto non ha visto nemmeno durante l'occupazione nazista 80 anni fa».
Zelensky lo ripeterà oggi al Consiglio di sicurezza dell'Onu dove spiegherà che la Russia sta cercando di coprire i crimini di guerra dei suoi soldati in Ucraina. Lo ha anticipato in un video notturno in cui accusa Mosca di montare un'operazione di «propaganda»: «Stanno già lanciando una falsa campagna per nascondere la loro colpevolezza nell'uccisione di massa di civili a Mariupol. Faranno dozzine di interviste inscenate, nuove registrazioni e uccideranno persone per far credere che siano state uccise da altri».
Mosca smentisce le accuse
Da Mosca però arriva la negazione. Che parla di una «messinscena», una «odiosa provocazione», addirittura un «crimine commesso dal regime di Kiev» con l'intento di «interrompere i colloqui di pace e intensificare la violenza». Ma la portata e la dimensione di quanto emerge rende difficile immaginare sia una montatura.
Tuttavia la Russia nega ogni responsabilità, e mette anche in dubbio la veridicità delle immagini diffuse, dalle quali, affermano «esperti» del ministero della difesa, emergerebbero particolari «falsi» e «manipolati».
Ma questa guerra non è fatta solo delle «bombe a grappolo vietate sganciate dai russi sulla città di Mykolaiv», come riferisce l'esercito ucraino, che informa essere stato colpito anche un ospedale pediatrico e ci sarebbero diverse vittime, tra cui bambini. È fatta anche di campagne di disinformazione di sovietica memoria.
Ospedale minato
Ma l'Ucraina, a dispetto di tutte le previsioni, resiste, anche se a caro prezzo. Soprattutto per i civili i cui corpi si ammassano nelle fosse comuni, martoriati, con i polsi legati dietro la schiena e i fori dei proiettili sul volto, e che l'occidente scopre dalle immagini che i reporter sul posto, ma anche il web, gli sbattono in faccia.
Intanto arriva la notizia che nella città di Pologi, nella regione di Zaporizhia, nell'Ucraina sudorientale, i soldati russi hanno sequestrato e minato un ospedale distrettuale.
E secondo l'amministrazione militare regionale di Zaporozhia, citata dall'agenzia di stampa ucraina Ukrainian Independent Information Agency (Unian) «al personale medico e ai pazienti è stato vietato di tornare nella struttura». «I militari russi feriti sono rimasti in ospedale». Sì, perchè anche i militari russi hanno bisogno di cure.
Nuovi tentativi di sfollamento
L'Ucraina resiste e oggi ci saranno nuovi tentativi di sfollamento. Sono sette i corridoi umanitari, compreso uno nella città assediata di Mariupol che dovrebbero consentire di mettere in sicurezza i cittadini. Il percorso da Mariupol è diretto a Zaporizhzhia, con mezzi propri, spiega la vice prima ministra Iryna Vereshchuk, precisando che le forze russe, «nonostante le promesse, non consentono a nessuno di recarsi a Mariupol».
Inoltre «gli occupanti hanno bloccato a Mangush i rappresentanti del Comitato internazionale della Croce Rossa. Dopo i negoziati, sono stati rilasciati di notte e inviati a Zaporizhia». Stop and go quindi con i corridoi.
Due milioni di bambini fuggiti
Intanto l'Ue segnala che due milioni di bambini sono scappati dall'Ucraina, molti di loro non sono accompagnati. E l'allarme – lo ha sottolineato la vicepresidente della Commissione europea Dubravka Suica – è per il «reale rischio» di traffico illegale di minori. In particolare la Lituania «sta indagando sul caso di 43 bambini sottratti per adozioni». Poi ci sono i bambini uccisi dall'esercito russo che sono «158 e feriti tanti altri».
Borse caute su nuove sanzioni
E l'Europa reagisce ai crimini di questa guerra, lo fa con gli strumenti delle sanzioni. Sanzioni alle quali le borse guardano con atteggiamento attendista. Sono caute. Perché non c'è certezza. Perché è sull'ampiezza delle misure che l'Ue rischia di spaccarsi.
Ne parleranno certamente oggi i ministri delle finanze europei riuniti a Lussemburgo. Domani la riunione degli ambasciatori dei 27 paesi membri quasi certamente adotterà un quinto pacchetto di sanzioni concepito come una sostanziale estensione dei precedenti quattro, ma prima delle immagini delle strade di Bucha.
Immagini che tutto cambiano. Sanzionare carbone e petrolio russo non è più un tabù. C'è chi, tuttavia, chiede un passo in più, quello finale: l'embargo sul gas. Ma su questo punto l'accordo non c'è. C'è, soprattutto, il veto di Berlino.