Unione EuropeaÈ scontro sulla gomma sintetica, ma c'è l'ok alle nuove sanzioni contro Mosca
SDA
25.2.2023 - 08:08
Non sono bastati l'anniversario dell'invasione dell'Ucraina, l'accorato discorso di Ursula von der Leyen dall'Estonia, le bandiere gialle e blu che campeggiano nel quartiere europeo di Bruxelles: l'Unione Europea è tornata ad arenarsi sulle sanzioni alla Russia.
25.02.2023, 08:08
25.02.2023, 09:10
SDA
Lo ha fatto in maniera inaspettata e questa volta è stata la Polonia – e non Viktor Orban – a bloccare tutto, insistendo sul divieto totale del commercio di gomma sintetica con Mosca. L'impasse si è protratta fino all'ultimo: solo l'avvicinarsi della scadenza di quel 24 febbraio entro il quale Bruxelles aveva promesso nuove misure restrittive per Mosca, alla fine ha sbloccato lo stallo. Portando a un'intesa in cui in pochi ormai speravano.
L'intesa, tuttavia, non placa le tensioni interne ai 27. Ed è la Polonia a essere nel mirino. Spiace rilevare che per ragioni unilaterali un pacchetto complessivo è stato ritardato di oltre due giorni, impedendo all'Ue di confermare il suo impegno simbolico nei confronti di Kiev entro una data come quella del 24 febbraio, spiegano fonti diplomatiche. Eppure, la Polonia questa volta aveva deciso di mettersi davvero di traverso.
Da Kiev, il premier Mateusz Morawiecki attaccava il pacchetto di sanzioni, definito «troppo morbido». E chiedendo nuovamente di includere il nucleare russo, il settore dei diamanti e contro chi è accusato di deportare bambini ucraini. A Bruxelles, tuttavia, a tenere in ostaggio il decimo round di sanzioni è stato soprattutto un punto: la gomma sintetica. Il settore per l'Europa è strategico.
La Commissione aveva tentato un compromesso
La Commissione aveva tentato un compromesso, proponendo il limite di 560.000 tonnellate metriche all'import di gomma sintetica russa. Sanzionarla, è stata l'osservazione delle capitali più prudenti, potrebbe danneggiare più l'Ue che la Russia. La Polonia però, a partire da mercoledì sera, aveva cominciato bloccare l'iter. Aprendo al compromesso su tutto – dall'inclusione del colosso russo Rosatom ai diamanti – ad eccezione dello stop alla gomma.
Venerdì mattina l'ennesima riunione dei Rappresentanti Permanenti in Ue (Coreper II) era stata sospesa abbastanza presto. La presidenza svedese, di fronte all'impasse, aveva preferito proseguire con contatti bilaterali. Con un obiettivo: incassare un ok di massima dei 27 e avviare la procedura scritta per il via libera alle sanzioni senza neanche riconvocare il Coreper.
Il G7, nel frattempo, annunciava nuove sanzioni assicurando presto misure anche nel settore dei diamanti. Passavano le ore e l'impasse non si sbloccava. Con da un lato la Polonia e dall'altro, innanzitutto, Italia e Germania. «Ci sono due Paesi che vogliono continuare a importarla dalla Russia», era il j'accuse di Varsavia.
L'interscambione Mosca-Roma ammonta a 232,38 milioni di euro sull'export
L'interscambio con Mosca nel settore della gomma sintetica e della plastica per Roma, in effetti, ammonta a 232,38 milioni di euro sull'export, e a oltre 50 nelle importazioni. E il comparto è cruciale anche per la Germania. D'altro canto la Polonia, che dagli anni Quaranta contava sul colosso di Buna-Werke nella produzione della gomma sintetica, con il passare del tempo ha subito la stretta della concorrenza.
L'embargo ai prodotti russi, osservano a Bruxelles, le potrebbe dare una mano. E' è su questo nodo che l'Ue si stava infrangendo, rischiando la figuraccia. Poi, a meno di due ore dalla mezzanotte, l'intesa. «Non c'è stato nessun compromesso aggiuntivo, lo schema è quello di giovedì», hanno spiegato dalla presidenza svedese. Il pacchetto, tra le misure, include: restrizioni all'esportazione più severe per quanto riguarda il doppio uso e la tecnologia; misure restrittive mirate contro individui ed entità che sostengono la guerra, diffondono propaganda o consegnano droni utilizzati dalla Russia nella guerra; misure contro la disinformazione russa.
Su tutto il resto, dalle sanzioni alla Bielorussia ai diamanti, c'è un impegno scritto dei 27 a lavorare su nuove sanzioni. Sulla gomma sintetica, tuttavia, verrà chiesta una valutazione d'impatto ad hoc alla Commissione. Il nuovo scontro potrebbe essere dietro l'angolo.