PoliticaL'Ungheria: «Pronti a far causa all'UE per la migrazione»
SDA
12.9.2024 - 21:06
«Il governo ungherese è pronto a fare causa a Bruxelles sulla migrazione». Lo ha annunciato Gergely Gulyás, a capo dell'Ufficio del primo ministro ungherese Viktor Orbán, citato in un tweet dal portavoce dell'esecutivo magiaro Zoltan Kovacs.
12.09.2024, 21:06
12.09.2024, 21:18
SDA
«L'Ungheria – spiega – intende chiedere un risarcimento all'Unione europea per i circa 2 miliardi di euro spesi per proteggere il confine esterno della zona Schengen.»
Secondo Gulyás, «l'Ungheria ha finanziato questo sforzo senza il sostegno finanziario dell'UE e il governo è pronto a intraprendere azioni legali se necessario».
Egli ha inoltre confermato che il ministro per gli affari europei Janos Boka ha ricevuto «un mandato per negoziare con la Commissione europea in merito a una sentenza del tribunale relativa alle politiche migratorie dell'Ungheria».
L'esempio della Germania
Gulyás ha poi commentato la stretta di Berlino sui controlli alle frontiere, ritenendola una «prova del fatto che la mancata protezione delle frontiere esterne mina l'intero sistema di Schengen».
«Questo sentimento – ha aggiunto – riecheggia gli avvertimenti del primo ministro Viktor Orbán risalenti al 2015, quando per la prima volta sostenne che senza una rigorosa protezione delle frontiere esterne, Schengen sarebbe crollato».
Egli ha quindi attaccato il gruppo dei popolari europei, affermando che «la sua leadership, pur criticando le azioni dell'Ungheria, ha ampiamente contribuito agli attuali problemi di migrazione sostenendo costantemente le politiche a favore dell'immigrazione».
L'Ungheria vuol spedire tutti i migranti irregolari a Bruxelles
Nei giorni scorsi il governo ungherese si era anche detto pronto a mandare tutti i migranti irregolari a Bruxelles con un biglietto gratuito di sola andata.
A questo proposito il sindaco della capitale belga Philippe Close, parlando oggi a Euronews ha affermato che «bloccheremo questi autobus se mai dovessero partire».
«Ho parlato con il premier belga Alexander de Croo, Bruxelles non sarà tenuta in ostaggio dal governo di Viktor Orbán», ha spiegato Close. «Questi autobus secondo me non partiranno – ha aggiunto il sindaco esponente del Partito socialista belga -. È chiaramente una provocazione.»