Guerra

Unesco: «Serve uno scudo internazionale per i siti ucraini»

SDA

4.3.2022 - 18:26

La Cattedrale di Santa Sofia e Kiev e altri siti storici in Ucraina devono essere salvaguardati secondo l'Unesco (foto d'archivio)
La Cattedrale di Santa Sofia e Kiev e altri siti storici in Ucraina devono essere salvaguardati secondo l'Unesco (foto d'archivio)
Keystone

Preoccupato per la sorte della cattedrale di Santa Sofia a Kiev, l'Unesco si è mobilitato per mettere il più presto possibile il monumento e altri sei siti patrimonio dell'umanità in Ucraina sotto l'emblema della Convenzione dell'Aja del 1954.

SDA

4.3.2022 - 18:26

Si tratta di un segnale internazionalmente riconosciuto per la protezione dell'eredità culturale mondiale in caso di conflitti armati.

Milioni di opere d'arte e monumenti sono a rischio: «Testimonianze di secoli di storia, dall'epoca bizantina al periodo barocco», ha osservato il Museo Getty, che ha ricevuto da colleghi ucraini l'allarme di «una catastrofe culturale in corso».

A Washington si è attivato lo Smithsonian. Il centro federale a cui fanno capo i musei della capitale Usa ha annunciato una nuova missione della sua Cultural Rescue Initiative che, sull'esempio di quanto già fatto in Iraq, Haiti e Portorico, ha attivato contatti con gli esperti ucraini per mettere in sicurezza monumenti e musei.

Qualcosa è stato fatto usando protocolli in piedi dall'epoca sovietica: in una mail al Getty il direttore del museo di Kiev, Fedir Androshchuk, ha detto che quattro musei – a Vinnytsia, Zhytomyr, Sumy e Chernihiv – sono riusciti a disinstallare e proteggere le loro esposizioni principali: «Il museo di Vinnytsia è ora parzialmente usato per ospitare sfollati. Non ci sono finora notizie di saccheggi».

L'attacco russo ha peraltro già provocato danni al patrimonio artistico ucraino: nei giorni scorsi il governo di Kiev ha annunciato che 25 dipinti dell'artista Maria Prymachenko al Museo Nazionale sono andati distrutti, così come opere del museo del folklore di Ivankiv, a una settantina di chilometri a nord di Kiev.

Negli Usa intanto l'invasione ha messo in luce ritardi nella attivazione di un corpo di 'Monuments Men' sull'esempio di quanto fatto dagli alleati durante la Seconda Guerra Mondiale. L'unità di specialisti in archeologia, storia dell'arte, restauro con funzioni militari era stata annunciata due anni fa con una certa fanfara dall'Esercito americano, ma lungaggini burocratiche ne hanno frenato l'entrata in funzione.

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