Stati Uniti Assalto al Congresso, parte la commissione: «Volevano fermare la democrazia»

SDA

27.7.2021 - 16:36

Bennie Thompson ha aperto i lavori della commissione d'inchiesta sull'assalto al Congresso del 6 gennaio scorso.
Bennie Thompson ha aperto i lavori della commissione d'inchiesta sull'assalto al Congresso del 6 gennaio scorso.
Keystone

Al via al Congresso statunitense i lavori della commissione di inchiesta sull'assalto a Capitol Hill del 6 gennaio scorso da parte dei sostenitori di Donald Trump. In quell'occasione persero la vita cinque persone.

27.7.2021 - 16:36

La commissione, fortemente voluta da Nancy Pelosi, rappresenta il duello finale tra la speaker democratica della Camera e l'ex presidente, dopo i due impeachment già subiti da Trump.

Sullo sfondo le elezioni di metà mandato del 2022 e soprattutto le presidenziali del 2024 alle quali potrebbe candidarsi ancora una volta l'imprenditore miliardario.

I primi testimoni ad essere ascoltati sono quattro poliziotti coinvolti negli scontri, avvenuti nel giorno in cui il Congresso doveva certificare la vittoria di Joe Biden alle presidenziali. Il Dipartimento di giustizia ha poi deciso che potranno testimoniare anche ex rappresentanti e funzionari dell'amministrazione Trump.

Ma i repubblicani, che hanno fatto di tutto per affossare la commissione e sono rappresentati al suo interno solo da due deputati critici dell'ex presidente, sono sul piede di guerra e pronti a boicottare i lavori.

«Volevano fermare democrazia»

Chi ha assaltato Capitol Hill il 6 gennaio scorso «aveva un piano chiaro, quello di interrompere la nostra democrazia»: ha detto il presidente democratico della commissione di inchiesta del Congresso Bennie Thompson aprendo i lavori della prima giornata.

«Sono arrivati pericolosamente a raggiungere quello che era il loro obiettivo, evitare la certificazione della vittoria di Joe Biden», ha aggiunto.

Thompson ha quindi parlato di «attacco coordinato al fine di far deragliare il processo democratico e il pacifico trasferimento dei poteri» tra l'amministrazione Trump e quella di Joe Biden.

«Non possiamo permettere al nostro Paese di essere sopraffatto da bugiardi e truffatori. Questi sono gli Stati Uniti d'America», ha concluso Thompson con un chiaro riferimento alla narrativa delle elezioni rubate propagandata da Donald Trump e i suoi sostenitori.

SDA