Usa-GiapponeTrump a Tokyo, faccia a faccia con la lady di ferro Takaichi. Ecco le strategie e i temi sul tavolo
SDA
27.10.2025 - 21:18
Donald Trump sulla limousine che lo ha portato al Palazzo imperiale di Tokyo.
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I grattacieli simbolo di Tokyo vestiti dei colori della bandiera statunitense e un faccia a faccia con l'imperatore Naruhito. Facendo leva sull'amore per lo sfarzo del presidente americano Donald Trump, il Giappone gli ha riservato un'accoglienza reale prima dell'atteso incontro con la premier Sanae Takaichi, l'ultraconservatrice considerata la Lady di ferro asiatica.
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27.10.2025, 21:18
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Un colloquio in cui tutti e due i leader hanno molto da dimostrare. Sulla falsariga della sua battaglia all'interno della Nato, il presidente intende continuare a esercitare pressione sul Giappone affinché aumenti le spese per la difesa e acceleri gli investimenti negli Stati Uniti per 550 miliardi di dollari - 438 miliardi di franchi al cambio attuale - promessi da Tokyo nell'ambito dell'accordo per dazi al 15%.
Per Takaichi la posta in gioco è ancora più alta: la prima donna premier nipponica vuole rilanciare i rapporti fra i due paesi dopo le tensioni commerciali e, soprattutto, assicurarsi che gli Stati Uniti continuino a proteggere il Giappone dalle minacce della Corea del Nord e della Cina.
L'atteso incontro fra Trump e il presidente cinese Xi Jinping preoccupa il Sol Levante, che teme un indebolimento del sostegno americano e un riallineamento delle sue priorità in Asia.
Come Takaichi corteggia Trump
Per accattivarsi Trump, Takaichi punta a fare leva sul suo stretto rapporto con Shinzo Abe, che era suo mentore oltre a essere legato a Trump da una profonda amicizia. Un legame che intende ricordare regalando all'inquilino della Casa Bianca un set di mazze da golf appartenute proprio ad Abe.
Per posizionarsi al meglio all'incontro, la premier ha già promesso di aumentare la spesa per la difesa al 2% del prodotto interno lordo (Pil) nei prossimi sei mesi, anticipando l'obiettivo originale di oltre un anno, in una mossa che dovrebbe essere accolta con favore da Trump.
Fra le altre ipotesi allo studio per dimostrare l'impegno del Giappone verso gli Stati Uniti, la premier sta valutando di aumentare la somma spesa per sostenere le forze militari statunitensi nel paese, circa 50'000 soldati. «Creeremo un sistema che consenta al Giappone di difendersi in modo indipendente», ha detto nei giorni scorsi Takaichi, in linea con la sua politica di priorità al Giappone.
Gli accordi sul piatto e l'ammirazione verso il Re
Oltre ai colloqui commerciali e sulla difesa, i due leader si apprestano a firmare un memorandum d'intesa per promuovere la cooperazione nella cantieristica, settore che sta molto a cuore a Trump e rientra nel suo piano per una «flotta d'oro» americana da contrapporre a Pechino. Per Washington e Tokyo ci sono anche in vista accordi per allineare la regolamentazione e gli standard per l'intelligenza artificiale e promuovere la ricerca e lo sviluppo congiunti.
Ma prima della giornata di lavoro, Trump è stato onorato con una visita del Palazzo imperiale per incontrare l'imperatore, che aveva già visto nel 2019 poco dopo la sua incoronazione. «È una grande persona», ha detto il presidente evidentemente soddisfatto al termine del colloquio di oltre 30 minuti.
Trump ha una grande ammirazione per le case reali che i critici fanno risalire alla sua voglia di voler essere un «re» con poteri assoluti. Le proteste «No Kings» (nessun re) che hanno portato in piazza milioni di persone in tutti gli Stati Uniti nelle ultime settimane sono state un gesto proprio per respingere le presunte ambizioni reali del presidente. Trump le ha negate più volte: «Non sono un re, devo passare per l'inferno per ottenere qualcosa». Parole che però non sono riuscite finora ad allentare le polemiche.