USA 2024 Tim Scott lascia la corsa alla Casa Bianca, sfida a due per il ruolo di anti-Trump

SDA

13.11.2023 - 21:49

Tim Scott lascia la corsa alla Casa Bianca. «Gli elettori mi hanno detto non ora», ha spiegato il senatore afroamericano, annunciando un passo indietro che ha colto di sorpresa parte del suo staff ma non gli osservatori, considerate le difficoltà incontrate da Scott nell'affermarsi nei sondaggi e a qualificarsi nei dibattiti. La sua uscita lancia così il rush finale per la scelta di chi sarà l'anti-Trump all'interno del partito repubblicano.

Tim Scott in una foto dell'8 novembre.
Tim Scott in una foto dell'8 novembre.
KEYSTONE/AP Photo/Rebecca Blackwell

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  • Tim Scott si è ritirato dalla corsa alla Casa Bianca.
  • A contendersi lo scettro sono rimasti in quattro, ma due candidati con chance praticamente nulle. 
  • Si sfideranno principalmente il governatore della Florida, Ron DeSantis, e l'ex ambasciatrice di Trump all'Onu, Nikki Haley.

A contendersi lo scettro sono rimasti in quattro, ma due candidati – l'imprenditore Vivek Ramaswamy e l'ex governatore del New Jersey Chris Christie – con chance praticamente nulle.

La volata dunque sarà fra due ex delfini di Donald Trump: da un lato il governatore della Florida, Ron DeSantis, e dall'altro l'ex ambasciatrice di Trump all'Onu, Nikki Haley.

Chi sarà l'alternativa a Trump?

Sono loro i protagonisti di quella che si preannuncia una gara senza esclusioni di colpi, per offrire ai conservatori un'alternativa alla visione dell'ex presidente.

Un'alternativa che molti finanziatori avevano visto proprio in Scott che, con il suo messaggio di ottimismo e speranza, sembrava essere il contraltare perfetto alla retorica del buio e della paura del tycoon.

Invece così non è stato: il messaggio solare non è riuscito a farsi strada nel nuovo partito repubblicano «Made in Trump», una profonda delusione per l'establishment conservatrice.

Il ritiro di Scott sembra favorire Nikki Haley

Lasciando la corsa Scott ha dichiarato di non voler appoggiare per il momento nessuno. Il suo ritiro sembra comunque favorire Nikki Haley: ambedue provengono infatti dal South Carolina (Haley ne è stata la governatrice) ed entrambe si sarebbero battuti per i voti nello Stato.

Haley inoltre, uscita vittoriosa dai dibattiti, intende lanciare un'offensiva da 10 milioni di dollari in spot pubblicitari tv e digitali in Iowa e New Hampshire, i primi due stati delle primarie repubblicane, per cercare di infliggere un duro colpo a DeSantis.

Trump impegnato nelle sue battaglie legali 

Trump osserva da lontano le grandi manovre repubblicane, più concentrato sulle sue battaglie legali e i suoi appuntamenti in tribunale, destinati a scontrarsi con il calendario delle primarie. I processi per l'ex presidente sono un'incognita dal punto di vista elettorale.

I 91 capi di accusa nei suoi confronti non hanno mosso l'ago della bilancia: l'ex presidente resta l'incontrastato front-runner delle primarie repubblicane, ma eventuali condanne potrebbero penalizzarlo strappandogli il sogno del ritorno alla Casa Bianca.

Mentre i conservatori scelgono il loro futuro, Joe Biden cerca di convincere gli elettori e il suo partito che è lui il candidato migliore, quello da appoggiare. I sondaggi però sembrano indicare una strada ancora lunga per il presidente americano.

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