Dall'Africa respingono le accuseTrump minaccia di attaccare in Nigeria contro i jihadisti: «Stop alle uccisioni dei cristiani o interverremo»
SDA
2.11.2025 - 19:45
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ordinato al Dipartimento di Guerra di prepararsi a un'eventuale azione.
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Spinto dal fervore Maga a difesa dei cristiani nel mondo, il presidente americano Donald Trump minaccia di aprire un nuovo fronte di guerra in Nigeria, dopo i rulli di tamburo contro il Venezuela.
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02.11.2025, 19:45
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L'avviso è arrivato, come sempre, via Truth: «Se il governo nigeriano continua a permettere l'uccisione di cristiani, gli Stati Uniti interromperanno immediatamente tutti gli aiuti e l'assistenza alla Nigeria e potrebbero benissimo entrare in quel Paese ormai caduto e screditato, «armi in pugno», per annientare completamente i terroristi islamici che stanno commettendo queste orribili atrocità».
Quindi ha ordinato al Dipartimento della Guerra «di prepararsi a un'eventuale azione». «Se attaccheremo, sarà rapido, feroce e dolce, proprio come i criminali terroristi attaccano i nostri amati cristiani!».
Hegseth esegue
Il capo del Pentagono Pete Hegseth, che sul petto ha tatuata la Croce di Gerusalemme, ha obbedito subito: «Sì, signore... Il Dipartimento della Guerra si sta preparando all'azione. O il governo nigeriano protegge i cristiani, oppure noi uccideremo i terroristi islamici che stanno commettendo queste atrocità orribili.»
Il giorno prima Trump aveva dichiarato che il cristianesimo in Nigeria sta affrontando una «minaccia esistenziale», attribuendo gli attacchi a «islamisti radicali» e designando lo stato dell'Africa occidentale come «Paese di particolare preoccupazione», un passo che può precedere l'imposizione di sanzioni contro una nazione specifica.
Le reazioni dalla Nigeria
Il presidente nigeriano Bola Ahmed Tinubu ha respinto le accuse e si è detto pronto ad incontrare Trump, probabilmente già nei prossimi giorni, come ha preannunciato un suo consigliere. «La caratterizzazione della Nigeria come intollerante dal punto di vista religioso non riflette la nostra realtà nazionale, né tiene conto degli sforzi costanti e sinceri del governo», ha spiegato, assicurando che la sua amministrazione «è impegnata a lavorare con il governo americano e la comunità internazionale... per proteggere le comunità di tutte le fedi».
Piccata la reazione su X di Bayo Onanuga, consigliere speciale di Tinubu, al capo della diplomazia Usa: «Caro segretario Rubio, non c'è alcun massacro in corso di migliaia di cristiani in Nigeria. Questa è una grossolana esagerazione della situazione nigeriana. Cristiani, musulmani, chiese e moschee vengono attaccati in modo casuale».
Accuse di «genocidio»
Negli ultimi mesi figure di spicco della coalizione Maga di Trump – compreso il senatore Ted Cruz – hanno ripreso il tema degli attacchi contro i cristiani da parte degli insorti islamisti, sostenendo che le uccisioni mirate costituiscono un «genocidio».
Peccato che Massad Boulos, consigliere di Trump per gli affari arabi e africani, abbia dichiarato lo scorso mese ai media nigeriani che «Boko Haram e l'Isis stanno uccidendo più musulmani che cristiani» e che «le persone soffrono, qualunque sia la loro provenienza».