Germania Verdi e Liberali aprono a Spd, ma partita resta aperta

SDA

3.10.2021 - 21:54

L'Spd di Olaf Scholz sta cercando di trovare l'accordo con Verdi e Liberali, che però parlano anche con l'Unione Cdu-Csu.
L'Spd di Olaf Scholz sta cercando di trovare l'accordo con Verdi e Liberali, che però parlano anche con l'Unione Cdu-Csu.
Keystone

Trapela poco, anzi pochissimo, dal secondo round di colloqui preliminari per formare una coalizione di governo in Germania, ad una settimana dal voto di domenica scorsa.

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Gli aggettivi «costruttivo» e «concreto» usati per sintetizzare il primo colloquio di due ore tra Liberali del Fdp e socialdemocratici del Spd, e quello tra Verdi e Spd aprono qualche spiraglio di una possibile trattativa.

Ma per ora nella forma, perché in quanto a contenuti la partita sembra tutta aperta, ma da giocare a carte coperte per non commettere gli errori del passato con annunci frettolosi.

I Verdi commentano in modo positivo l'incontro con l'Spd vedendo nei socialdemocratici «una disponibilità ad un nuovo dinamismo», mentre il partito di Olaf Scholz si dice pronto a un incontro a tre con Verdi e Liberali. Decisivo sarà a questo punto il colloquio tra i Liberali e l'Unione Cdu-Csu, che invece propongono una coalizione alternativa – la cosidetta 'Giamaica' – tagliando fuori l'Spd.

In ogni caso Berlino è in piena fibrillazione e il calendario degli incontri è fitto, a tappe forzate. Un primo bilancio si potrà trarre martedì al termine degli incontri, anche con quello tra Verdi e Unione. L'impressione è che si voglia fare in fretta per non ripetere gli errori del passato, con trattative lunghe mesi, poi naufragate e concluse con un ritorno a nuova edizione della Grosse Koalition Spd-Cdu-Csu. Da Halle intanto, dove si è celebrato il 31 esimo anniversario della riunificazione della Germania, la cancelliera Angela Merkel usa parole che suonano come un incoraggiamento ai colloqui esplorativi, ovunque portino: «Possiamo discutere su come agire in futuro, ma sappiamo che la risposta è nelle nostre mani, che dobbiamo ascoltare e parlare tra di noi, che abbiamo differenze, ma soprattutto cose in comune».

«Sono stati colloqui molto costruttivi e si è andati molto nel concreto» ha commentato intanto il segretario generale dell'Spd Lars Klingbeil dopo l'incontro con i Liberali. «Tuttavia, vi chiedo di capire che abbiamo anche concordato che i contenuti specifici dei colloqui rimarranno riservati», ha tenuto a precisare. Dopo 16 anni di governo si vuole andare avanti», ha aggiunto il segretario generale dell'Spd citando tra i temi affrontati la modernizzazione dello Stato, la digitalizzazione, il clima e il ruolo della Germania in Europa.

«È chiaro che ci sono degli scogli – ha replicato il segretario generale dei Liberali Volker Wissing – ma è altrettanto chiaro che siamo determinati a formare un governo di riforme che faccia andare avanti il nostro Paese», ha aggiunto. Gli «scogli» citati sono quelle differenze già contenute nei rispettivi programmi di partito, ha spiegato Wissing.

La politica fiscale per esempio è uno dei punti più caldi in discussione tra i due partiti: l'Spd vorrebbe introdurre una tassa patrimoniale, mentre l'Fdp ha più volte espresso la convinzione di essere assolutamente contrario ad un innalzamento dell'imposizione fiscale. «Una valutazione sarà fatta quando si saranno svolti tutti i colloqui bilaterali», ha precisato il politico del Fdp.