Etiopia Etiopia: ONU, Russia e Cina bocciano appello a «fine violenze»

SDA

6.3.2021 - 09:57

La Cina e la Russia hanno bloccato ieri sera l'adozione di una dichiarazione del Consiglio di sicurezza dell'ONU che chiedeva "la fine delle violenze" nel Tigrè in Etiopia, portando all'abbandono della bozza dopo due giorni di negoziati.
La Cina e la Russia hanno bloccato ieri sera l'adozione di una dichiarazione del Consiglio di sicurezza dell'ONU che chiedeva "la fine delle violenze" nel Tigrè in Etiopia, portando all'abbandono della bozza dopo due giorni di negoziati.
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La Cina e la Russia hanno bloccato ieri sera l'adozione di una dichiarazione del Consiglio di sicurezza dell'ONU che chiedeva «la fine delle violenze» nel Tigrè in Etiopia, portando all'abbandono della bozza dopo due giorni di negoziati.

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«Non ci sarà» una dichiarazione, afferma un diplomatico in condizione di anonimato. Non c'è «consenso» e «non si prevede di andare oltre», ha confermato un'altra fonte anch'essa anonima. Secondo un terzo diplomatico, la Cina ha bloccato il progetto chiedendo di rimuovere dalla bozza il riferimento al Consiglio di sicurezza che chiede «la fine delle violenze nel Tigrè».

Richiesta inaccettabile per l'Occidente e per l'Irlanda, membro non permanente del Consiglio di sicurezza e redattore del progetto di dichiarazione. La Russia si è unita all'opposizione della Cina. Anche l'India ha bloccato il testo, ma solo per un piccolo dettaglio che ha poi richiesto un piccolo emendamento, secondo i diplomatici.

Pechino e Mosca, dalle quali non è stato possibile ottenere alcun commento nell'immediato, ritengono che il conflitto armato nel Tigrè dall'inizio di novembre sia una «questione interna». Secondo un diplomatico, le due capitali hanno accettato un testo a condizione che si riferisca solo alla situazione umanitaria in questa regione dissidente nel nord dell'Etiopia.