G20 G20: principe Carlo, Cop26 ultima chance per salvare il pianeta

SDA

31.10.2021 - 11:56

Il principe Carlo d'Inghilterra (a destra) e il premier italiano Mario Draghi sono intervenuti all'evento intitolato "Ruolo del settore privato nella lotta ai cambiamenti climatici".
Il principe Carlo d'Inghilterra (a destra) e il premier italiano Mario Draghi sono intervenuti all'evento intitolato "Ruolo del settore privato nella lotta ai cambiamenti climatici".
Keystone

«La conferenza Cop26 che inizia domani a Glasgow è la nostra ultima chance per salvare il pianeta»: lo ha affermato il principe Carlo d'Inghilterra parlando a un evento sul clima nell'ambito del G20 a Roma.

«Ho dedicato gli ultimi 40 anni ai temi ambientali, ultimamente ho notato un cambiamento nell'atteggiamento generale», ha detto il primogenito della Regina Elisabetta nel suo discorso. «Non c'è problema più urgente della salute futura del nostro pianeta e delle persone che lo abitano. La sua salute odierna determinerà la salute, la felicità e la prosperità economica delle generazioni a venire. Questo deve essere sicuramente il nostro obiettivo».

«Se vogliamo raggiungere il vitale obiettivo climatico di 1,5 gradi – un obiettivo che salverà le nostre foreste e fattorie, i nostri oceani e la fauna selvatica – abbiamo bisogno di trilioni di dollari di investimenti ogni anno per creare le nuove infrastrutture necessarie alla transizione verso la sostenibilità. I governi da soli non possono raccogliere questo tipo di somme. Ma il settore privato può farlo, lavorando in stretta collaborazione con i governi e la società civile». Il principe d'Inghilterra ha sottolineato che il «settore privato è sempre più sensibile al cambiamento climatico ed è ansioso di investire in progetti che portino ad una più rapida transizione ecologica».

Da parte sua il presidente del Consiglio italiano ha affermato che «la lotta al clima è la sfida del nostro tempo. O agiamo ora e affrontiamo i costi della transizione e riusciamo a renderla più sostenibile o rinviamo e rischiamo di pagare un prezzo più alto dopo e il fallimento». «Dobbiamo ascoltare gli avvertimenti provenienti dalla comunità scientifica globale, affrontare la crisi climatica in questo decennio e onorare l'Accordo di Parigi e l'Agenda per lo sviluppo sostenibile 2030», ha ammonito Draghi.

«Sia il settore pubblico che quello privato devono fare la loro parte. I governi possono fissare obiettivi di breve e lungo termine e assicurare stabilità politica, finanziaria e regolatoria. Ma non possono fare tutto», ha sottolineato Draghi. «Dobbiamo sostenere le iniziative private che inseriscono priorità sociali e ambientali nei loro modelli di produzione, come l'iniziativa di Sua Altezza Reale, il Principe Carlo, sui mercati sostenibili» (SMI).

Subito dopo il discorso, il principe ha partecipato al lancio da parte dei leader dell'industria della moda di un nuovo marcatore digitale per la sostenibilità: il Digital ID della SMI Fashion Coalition, un certificato virtuale che registra la storia di ogni articolo, come è stato progettato, prodotto e trasportato nei negozi. Darà ai consumatori le credenziali di sostenibilità del loro abbigliamento, permettendo alle persone di fare scelte di acquisto più intelligenti e sostenibili.

SDA