Gran Bretagna La leader scozzese attacca Truss, scorrettezze senza precedenti

SDA

7.10.2022 - 17:14

La premier britannica Liz Truss, da poco insediata ma già ampiamente criticata.
La premier britannica Liz Truss, da poco insediata ma già ampiamente criticata.
Keystone

Nuovo fronte aperto per Liz Truss ad appena un mese dalla sua ascesa alla guida del governo Tory britannico al posto di Boris Johnson.

7.10.2022 - 17:14

Dopo il caos sui mercati provocato dalla mini manovra finanziaria di esordio a colpi di tagli di tasse in deficit e l'immediata ripresa di venti di fronda all'interno del suo stesso partito, la premier rischia un'escalation dello scontro anche con i governi locali delle tre nazioni minori del Regno Unito – Scozia, Galles e Irlanda del Nord – che l'accusano esplicitamente di scorrettezza e mancanza del minimo dialogo istituzionale.

A Belfast l'esecutivo nazionale non ha in effetti un interlocutore, per lo stallo post Brexit fra unionisti e repubblicani che lo stesso neo ministro di Londra per l'Irlanda del Nord, Chris Heaton-Harris, ha appena minacciato di risolvere d'autorità convocando elezioni locali anticipate laddove entro il 28 ottobre non vi sarà una qualche intesa.

Mentre a Edimburgo e a Cardiff gli esecutivi locali, guidati rispettivamente dalla leader indipendentista scozzese dell'Snp, Nicola Sturgeon, e dal laburista Mark Drakeford, denunciano di non aver avuto alcun contatto ufficiale finora con l'erede di Boris Johnson: come sarebbe prassi.

A sollevare la polemica è stata in particolare Sturgeon, in un'intervista alla Bbc concessa oggi in apertura della conferenza annuale dell'Snp ad Aberdeen. «E' assurdo e senza precedenti che in un mese» non vi siano stati colloqui istituzionali, se non scambi di battute informali a margine delle cerimonie funebri per la regina Elisabetta.

«Non so se si tratti di arroganza, mancanza di rispetto per la devoluzione (che regola i poteri attribuiti alle nazioni meno popolate dell'Inghilterra nel Regno, ndr) o insicurezza», ha attaccato Sturgeon, le cui insistenze a invocare un referendum bis sull'indipendenza della Scozia sono state bollate di recente da Truss come pretese irrilevanti di una «cercatrice di attenzione».

«Quel che so – ha concluso, in riferimento a tutti i precedenti primi ministri conservatori con cui ha interloquito – è che David Cameron, Theresa May o Boris Johnson mi avevano contattato nel giro di ore o di pochi giorni»: nel rispetto dei ruoli, al di là di ogni divergenza politica.

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