Dialogo interreligioso Papa: Congresso ebraico mondiale plaude a visita Edith Bruck

«Apprezzo profondamente l'enorme compassione del Papa nel visitare Edith Bruck, che è sopravvissuta all'orrore di diversi campi di concentramento nazisti, ha perso la sua famiglia che fu assassinata durante l'Olocausto e coraggiosamente condiviso la sua storia».

Con queste parole, il presidente del Congresso ebraico mondiale Ronald S. Lauder plaude al Papa per la sua «visita di Shabbat» di ieri a Edith Bruck, poetessa 89enne nata in Ungheria, sopravvissuta all'Olocausto, nella sua casa di Roma.

«Sono venuto qui da lei per ringraziarla della sua testimonianza e rendere omaggio al popolo martire della pazzia del populismo nazista», ha detto Francesco a Edith Bruck secondo quanto reso noto dal Vaticano.

«Il Papa ha dimostrato un sincero impegno sia per la gentilezza personale per le esperienze degli altri sia per l'urgenza di continuare a richiamare l'attenzione sulle atrocità disumane dei genocidi, compreso l'Olocausto – commenta il presidente del World Jewish Congress -. In un momento in cui il neonazismo, l'antisemitismo e altri bigottismi stanno rinascendo in molte parti del mondo, l'integrità morale e il senso della storia di Papa Francesco stabiliscono lo standard da seguire per altri leader religiosi, politici e comunitari».

«La mia gratitudine va anche alla signora Bruck per il suo coraggio nel raccontare al mondo il suo trauma e nel dedicare la sua vita all'educazione delle persone sulle orribili verità dell'Olocausto – aggiunge Lauder -. Man mano che i sopravvissuti invecchiano, le loro testimonianze diventano sempre più inestimabili e dobbiamo la nostra comprensione del peggio dell'umanità alle persone che si sono impegnate a testimoniare tutto ciò che hanno sopportato. Attraverso tale comprensione, preghiamo che tale male non accada mai più».

SDA