Pompe funebri sotto inchiesta A Mendrisio trovate diverse ossa umane

SwissTXT / red

4.4.2023

Nella foto un momento del terzo giorno di scavi nel giardino della ditta di pompe funebri alla ricerca di ossa.
Nella foto un momento del terzo giorno di scavi nel giardino della ditta di pompe funebri alla ricerca di ossa.
Ti-Press

I resti, rinvenuti prima dell’inizio degli scavi, giacevano nel magazzino dell’impresa funeraria finita sotto inchiesta

SwissTXT / red

Per giorni l’attenzione di tutti si è concentrata sugli scavi avviati dagli inquirenti nel giardino dell’impresa di onoranze funebri di Mendrisio. Scavi da cui sono infine emersi frammenti ossei, pietre tombali, effigi, croci e altri oggetti.

Ma quando le ruspe sono arrivate, come ha appreso martedì la RSI, la polizia aveva già trovato qualcosa di ben più importante. Nelle settimane precedenti, infatti, in magazzino erano state recuperare delle ossa più grandi. Diverse ossa, che anziché restare lì sarebbero dovute finire, dopo un adeguato trattamento, negli ossari.

La loro provenienza, così come il motivo per il quale giacevano depositate negli spazi della ditta, sono oggetto di inchiesta. Costituiscono, anzi, al momento, il punto centrale delle indagini, condotte dalle procuratrici Pamela Pedretti e Raffaella Rigamonti.

I reati ipotizzati sono quelli di truffa e di turbamento della pace dei defunti. Truffa che consisterebbe appunto nell’avere incassato denaro per prestazioni, in realtà, mai eseguite.

Due gli imputati: una dipendente e il titolare dell’impresa, che attraverso il suo legale, raggiunto dall'emittente di Comano, ha respinto nuovamente ogni addebito, confidando nell’esito dell’istruttoria.

Gli accertamenti intanto proseguono anche in altre direzioni, compreso l’esame della documentazione sequestrata.