Giustizia Il processo per abuso di gruppo nel Luganese torna in aula

Swisstxt

5.10.2023

Immagine illustrativa/foto d'archivio.
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Si appresta a tornare in aula il caso dell’abuso di gruppo che quattro anni fa sarebbe avvenuto nel Luganese, a margine di una festa campestre.

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Durante la notte tra il 19 e il 20 luglio 2019 tre giovani avrebbero approfittato di una ragazza. Prima l’avrebbero accompagnata alla sua auto, nel parcheggio del campo da calcio. Poi, mentre uno di loro faceva da palo, gli altri due l’avrebbero ripetutamente indotta a compiere atti sessuali di vario genere.

Atti ai quali, a causa dell’alcol assunto, la presunta vittima sarebbe stata incapace di opporsi. In marzo la Corte delle Assise Criminali sospese il processo per ordinare accertamenti.

Come ricorda la RSI, lo scorso marzo la Corte delle Assise Criminali (presieduta dal giudice Siro Quadri) ha sospeso il processo per ordinare ulteriori accertamenti sullo stato della giovane donna al momento dei fatti.

Il procuratore pubblico Zaccaria Akbas aveva indicato un tasso compreso tra l’1,35 e i 3,10 grammi per mille: una stima contestata dagli avvocati difensori, anche perché quella notte la vittima sarebbe riuscita a rientrare a casa con la propria vettura.

Accertato il tasso alcolemico della vittima

E come riporta l'emittente radiotelevisiva, effettivamente la nuova perizia disposta dal giudice ha cambiato le sorti del processo. A tal punto che martedì, tenendo conto delle conclusioni del dottor Markus Weinmann, Akbas ha dovuto modificare l’atto accusa, riportando questa volta un’alcolemia di 2,64 grammi per mille.

D'altra parte, il magistrato ha esteso gli addebiti contro uno dei due imputati principali ai reati di violenza carnale e coazione, in riferimento al rapporto che, subito dopo quelli avvenuti in gruppo, il 31enne ha avuto da solo con la giovane.

Il procuratore pubblico ha mantenuto la sua tesi, rafforzandola: gli abusi ci sono stati. D'altro canto ci sono le difese che hanno contestato il tasso alcolico e hanno sempre parlato di atti consensuali. Resta alla Corte il compito di decidere.