Pura Accoltellò l'ex marito, rinviata a giudizio

Swisstxt / Red

15.9.2022

Immagine simbolica.
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©Ti-Press / Francesca Agosta 

La procuratrice pubblica Chiara Buzzi lunedì ha rinviato a giudizio la 35enne ticinese che accoltellò l'ex marito il 7 marzo scorso a Pura.

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Tra la coppia era scoppiato uno dei tanti litigi, ricorda la RSI, e il 50enne italiano stava per andare via, secondo gli inquirenti. Era già fuori dalla porta ma si è accorto di aver scordato la giacca del figlio. È quindi tornato indietro, e la ex compagna lo avrebbe preso per il bavero e lo avrebbe colpito al fegato con un coltello da cucina.

Una ferita lunga 11 centimetri e mezzo, ma che per fortuna non ha messo in pericolo la vita dell'uomo.

Secondo Buzzi, però, non ci sono dubbi sul fatto che si è trattato di tentato omicidio. La 35enne, difesa da Fabio Cerazzo, dovrà rispondere principalmente dall'accusa di questo reato alle Assise criminali. 

L'accusa chiederà una pena tra i due e i cinque anni.

L'imputata respinge le accuse

L'imputata contesta le accuse e la ricostruzione dei fatti fatta dalla difesa dell'uomo: secondo lei, l'accoltellamento avrebbe avuto luogo durante una colluttazione in corso tra la coppia, come testimonierebbe la frattura del suo mignolo. 

La perizia psichiatrica della donna non ha rilevato nessuna scemata imputabilità. C'è un lieve rischio di recidiva.