Ticino Ai tempi del coronavirus, chi aiuta il famigliare curante?

SwissTXT / pab

9.4.2020

Immagine d'illustrazione
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archivio Ti-Press

Spesso le persone ammalate o disabili possono continuare a vivere nelle loro abitazioni soltanto grazie alle cure dei familiari, i quali svolgono un lavoro prezioso, ma molto stancante.

In maggior misura in questo momento in cui numerosi servizi di assistenza sono sospesi.

"Pro infirmis, dal canto suo, sta facendo il possibile anche per riattivare alcuni servizi di assistenza a domicipio, - ha spiegato ai microfoni della RSI il direttore regionale Danilo Fiorini - ma bisogna sempre verificare fino a che punto le misure igieniche e di distanziamento sociale non lo impediscono».

Una piattaforma che riunisce associazioni e gruppi attivi

A sostegno dei familiari curanti il Cantone, sul sito dedicato al coronavirus, ha creato una piattaforma che riunisce tutte le associazioni e i gruppi in questo momento attivi sul territorio.

Un'altra preoccupazione poi si presenta sul piano economico, perché se il famigliare curante non trova un accordo col datore di lavoro dovrebbe almeno poter percepire, per rimanere a casa, un'indennità di perdita di guadagno. La domanda a Berna è già stata posta, ma la risposta almeno per ora tarda ad arrivare.

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