Alto Vedeggio Alto Vedeggio, arriva la firma per la copertura dell'A2

SwissTXT/Red

23.3.2022

Nella foto una veduta panoramica aerea sull'autostrada A2 che taglia in due il paese di Rivera oggetto del progetto PAV (foto d'archivio).
Nella foto una veduta panoramica aerea sull'autostrada A2 che taglia in due il paese di Rivera oggetto del progetto PAV (foto d'archivio).
© Ti-Press / Gabriele Putzu

Nel tardo pomeriggio di martedì il Cantone, il Municipio di Monteceneri e il Municipio di Mezzovico hanno firmato una convenzione per la copertura parziale dell'autostrada A2 sul territorio dei due comuni. Secondo il direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali si tratta di un «progetto virtuoso».

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Come riportato dalla RSI, la procedura del «PAV» (Progetto Alto Vedeggio) prosegue. In caso di realizzazione, l'opera permetterà di recuperare oltre 200’000 metri quadrati di aree verdi, mentre a Sigirino verrà creata una nuova discarica per materiali inerti, in zona Motti.

La convenzione firmata a Rivera si può definire storica, perché sancisce un passaggio di testimone: il Cantone, per il tramite del Dipartimento del territorio (DT), coordinerà un progetto nato dal basso, proposto dai comuni di Monteceneri e Mezzovico per la copertura parziale del tratto autostradale che li attraversa.

«Oserei quasi dire che oggi, con la firma di questa convenzione, è un po’ come quando si posa la prima pietra di un edificio o il primo colpo dello scavo di una galleria» dice ai microfoni della RSI il soddisfatto sindaco di Mezzovico Mario Canepa.

Il progetto era stato sostenuto dalle firme di ben 6’000 cittadini e avrà come base di partenza quanto elaborato dall'architetto Marco Giussani. L'idea andrà ancora discussa e affinata con l'Ufficio federale delle strade (USTRA), il «proprietario» della A2.

«Penso sia importante soprattutto per i giovani»

«Penso sia importante soprattutto per le generazioni future e per i giovani», dice da parte sua il sindaco di Monteceneri Pietro Solcà. «Noi politici, dal mio punto di vista, dobbiamo lasciare un territorio dignitoso che, con l’aggiunta di altri valori importanti, potrà migliorare decisamente la qualità di vita dei nostri abitanti».

L’obbiettivo è quello di rendere il paesaggio più attrattivo, considerando il recupero di oltre 200’000 metri quadrati di aree verdi, con un concetto simile alla copertura e al rimodellamento del territorio che verrà realizzato ad Airolo.

«È un progetto virtuoso da più punti di vista»

«È un progetto virtuoso da più punti di vista», commenta alla RSI il direttore del DT Claudio Zali. «Prima di tutto perché permette una ricucitura territoriale di una valle che è attraversata dalla strada nazionale. In secondo luogo il progetto contribuisce anche a risolvere il problema del deposito dei materiali inerti, che è un tasto sensibile. È infatti difficile trovare ubicazioni e comuni disposti ad accogliere questo materiale. In questo modo un’importante quantità di questo materiale negli anni può essere depositato qui per realizzare quest’opera».

La discarica per materiali inerti in zona Motti sarà necessaria per permettere la pianificazione e la progettazione della copertura parziale dell'autostrada.

È presto per fare delle previsioni riguardo tempi e costi esatti riguardo alla copertura, anche se ci vorranno non meno di 100 milioni di franchi, e forse anche una quindicina d'anni almeno.