Ticino Ambienti economici: «Sì a quarantene e isolamenti ridotti, no al telelavoro prolungato»

SwissTXT / red

12.1.2022

Immagine d'illustrazione
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La riduzione a cinque giorni di quarantene e isolamenti decisa oggi dal Consiglio federale è stata accolta con favore in Ticino dall'economia, che però non è unanime su altre misure messe in consultazione.

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La Camera ticinese di commercio, dell'industria e dell'artigianato (CC-Ti) accoglie con soddisfazione la riduzione di isolamenti e quarantene, ma ritiene che ci sarà da attendersi nelle prossime settimane un aumento delle assenze perché l'ondata di contagi non ha ancora raggiunto il picco.

«È chiaro che la preoccupazione c'è, anzitutto per la salute, ma poi anche per il dilagare di molti casi», osserva ai microfoni della RSI in proposito il direttore della CC-Ti Luca Albertoni. «È comunque problematico anche se i tempi di quarantena e isolamento sono accorciati. Speriamo che con queste disposizioni tutto diventi più gestibile per poter reggere a questa onda d'urto che si spera non duri più tantissimo».

Gli ambienti industriali esprimono invece critiche in relazione a un'altra opzione posta in consultazione. «Naturalmente siamo soddisfatti del fatto che siano state accolte le richieste, non solo del mondo economico, ma anche della classe medica, di ridurre la durata di isolamento e delle quarantene a 5 giorni», afferma il direttore di AITI Stefano Modenini, precisando però il suo disaccordo per il fatto di prolungare il telelavoro obbligatorio fino al 31 marzo.

«Quindi auspichiamo che dalla consultazione emerga una contrarierà a questa proposta; anche per il fatto che lavorare da casa non è necessariamente più sicuro di lavorare in azienda».

Da rilevare, infine, che per taluni settori le decisioni su quarantene e isolamenti avranno effetti sfumati: in quello dell'edilizia il 56% degli impiegati è composto da frontalieri, e per essi continuano a valere le norme italiane che in alcuni casi prevedono durate più lunghe.