Giustizia Argo 1, caduti quasi tutti i reati. Il caso finirà in tribunale

SwissTxt / pab

5.9.2019 - 11:20

Ti-Press / Archivio

Marco Sansonetti si oppone al decreto per coazione, abuso d'autorità e mancato versamento degli oneri sociali. Abbandonati: sequestro, falsità e truffa, minaccia e usura. 

La procuratrice pubblica Margherita Lanzillo ha emanato un decreto di accusa con cui propone la condanna a una pena pecuniaria sospesa di Marco Sansonetti, a suo tempo responsabile operativo dell'agenzia di sicurezza Argo 1.

Il decreto riguarda le accuse di: coazione, abuso di autorità e infrazione alla legge federale sull'assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti.

È stato invece decretato l'abbandono per i reati di sequestro di persona, falsità in documenti e truffa, esposizione a pericolo della vita altrui, appropriazione indebita, minaccia e usura.

Il caso va in tribunale

Il 39enne, che nel 2017 era stato incarcerato per un mese, ha già fatto sapere che punta ad una assoluzione piena.

Si opporrà al decreto d'accusa e pertanto la vicenda finirà in aula penale. «Sono pronto finalmente a difendermi davanti al giudice per dimostrare la mia innocenza», ha sottolineato tramite una nota.

Le principali ipotesi di reato a carico di Marco Sansonetti sono quelle in relazione alla vicenda del minorenne richiedente l'asilo che nel gennaio 2017 venne fermato e ammanettato all'asta di un box delle docce nel centro della Protezione civile di Camorino da agenti della polizia cantonale.

Quale responsabile operativo avrebbe intralciato maggiormente la libertà d'agire del minore.

L'uomo deve inoltre rispondere dei pagamenti in nero ai dipendenti dell'Argo 1, e in particolare per non aver versato i contributi paritetici AVS/AI/IPG calcolati in circa 70'000 franchi.

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