Ticino Aumento dei valori di stima immobiliare, lanciata un'iniziativa

Swisstxt / Red

25.10.2022

Immagine simbolica.
Immagine simbolica.
Keystone/GAETAN BALLY

Lunedì a Lugano à stata presentata un'iniziativa popolare cantonale che intende neutralizzare il prospettato aumento dei valori di stima immobiliare.

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L'iniziativa è nata, ricorda la RSI, dall'UDC, ma è stata elaborata e appoggiata anche da Lega, Centro e PLR. Entro il 3 febbraio si vogliono raccogliere 10'000 firme, in modo da sottoporre il testo al voto popolare.

Secondo gli iniziativisti, il possibile aumento delle stime immobiliari è come uno tsunami che entro il 2025 potrebbe abbattersi su chi possiede casa in Ticino.

I valori di stima potrebbero arrivare a raddoppiare e porterebbero molti ticinesi a dover pagare un aumento delle imposte sulla sostanza.

UDC, Lega, Centro e PLR vogliono quindi inserire un concetto nella Costituzione, cioè che la revisione dei valori di stima immobiliare non può implicare nel complesso un aumento automatico del gettito dei tributi pubblici.

Schnellmann: «L'aumento colpirebbe anche gli inquilini»

Paolo Pamini (UDC) spiega ai microfoni della RSI che «il maggiore impatto economico è un possibile aumento di 500 milioni di franchi all’anno di imposte sulla sostanza per le persone fisiche, ma al di là degli aspetti fiscali, ci sono gli aspetti prettamente sociali legati agli aiuti, ai sussidi e così via, penso per esempio agli aiuti per l’installazione di pannelli solari, al calcolo delle rette per le case per anziani, ai prestiti di studio: ci sono una ventina di leggi impattate dai valori di stima».

«Questo eventuale aumento sproporzionato va a colpire anche gli inquilini, perché qualora il proprietario di un immobile dovesse fare i conti con le imposte sulla sostanza, secondo me dopo non farebbe altro che rifarsi sugli inquilini. È sbagliato inoltre credere che chi è proprietario di una casetta sia ricco», afferma invece Fabio Schnellmann, granconsigliere PLR.

Preoccupa anche l'aumento del costo della vita

Qualche settimana fa il centrodestra ha già presentato una mozione parlamentare, promossa anche dalla Lega.

Michele Guerra sostiene che «già oggi un proprietario di una casetta, una persona proveniente dal ceto medio, è tartassato: in più si aggiunge l’esplosione del costo della vita. Se dovesse cadere sulla testa del ceto medio anche un aumento delle stime, le conseguenze rischierebbero di essere molto gravi».

Secondo Sabina Gendotti, deputata del Centro, con l'iniziativa lo Stato non rischia di essere privato di entrate che tra anni potranno essere necessarie.

Spiega: «Secondo me invece l’introduzione di questo articolo istituzionale è importante, perché porterà ad esprimersi sulla questione i cittadini ticinesi. Se la questione in futuro dovesse riproporsi, si potrà procedere con una nuova modifica costituzionale: sarà il popolo eventualmente a decidere di fare un passo indietro se necessario».