A processo L'accusa chiede il carcere a vita per l'autore del delitto di Aurigeno

Swisstxt

13.5.2025 - 17:34

Un dettaglio del centro scolastico Ronchini in cui è avvenuto il fatto di sangue (foto d'archivio).
Un dettaglio del centro scolastico Ronchini in cui è avvenuto il fatto di sangue (foto d'archivio).
Ti-Press

Oggi, martedì, il procuratore pubblico Roberto Ruggeri ha avanzato la richiesta di pena di detenzione a vita nei confronti del 44enne accusato di assassinio per aver sparato uccidendo nel maggio del 2023 ad Aurigeno, il convivente della sua ex moglie. Lo riporta la RSI.

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SwissTXT, Alessia Moneghini

L'uomo è l'imputato principale, ma davanti alla Corte presieduta dal giudice Amos Pagnamenta ci sono anche altri due imputati. Si tratta del 33enne kosovaro che ha venduto la pistola (e che è stato anche al centro dello scandalo dei permessi falsi del 2017).

Per lui il procuratore pubblico ha chiesto 10 anni di carcere. Mentre per la 34enne del Locarnese, che ha fatto conoscere i due uomini, la pena richiesta è di 7 anni.

Come ricorda la RSI, era l'11 maggio del 2023 quando il 44enne ha ucciso a colpi di pistola il custode delle scuole della località valmaggese. Un omicidio che è avvenuto all'interno dell’istituto scolastico, mentre gli allievi erano in classe.

«Con quel gesto voleva uccidere»

Durante la sua requisitoria, descrive la RSI, Ruggeri ha affermato che il 44enne ha agito in modo spietato, con freddezza e lucidità agghiaccianti, accecato dall'odio, senza però lasciare nulla al caso: «Ha scelto con cura orari, luoghi, percorsi e vie di fuga».

Trovatosi di fronte il convivente dell’ex moglie, l'ha rincorso fin dentro la scuola sparando tre colpi con precisione quasi chirurgica, con traiettoria orizzontale, colpi tutti sparati dal basso verso l’alto.

Per il procuratore pubblico è pertanto ridicola la tesi che l’imputato voleva ferire la vittima alle gambe: «Con quel gesto voleva uccidere».