Valera Avviata una nuova causa milionaria

SwissTXT/Red

16.4.2022

Nella foto una veduta aerea dell'area Valera nella zona dei quartieri di Rancate, Genestrerio e Ligornetto nel 2017 (foto d'archivio).
Nella foto una veduta aerea dell'area Valera nella zona dei quartieri di Rancate, Genestrerio e Ligornetto nel 2017 (foto d'archivio).
© Ti-Press / Davide Agosta

I proprietari dei terreni che ospitavano bidoni per il deposito di idrocarburi tornano a chiedere un indennizzo a nove cifre al Municipio di Mendrisio, perché la zona non è stata pianificata in termini definiti ragionevoli.

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Già tre anni fa c'era stata la richiesta di un indennizzo a nove cifre, e quella di oggi è la stessa di allora: più di 120 milioni di franchi. E si tratta di un rinnovo, per interrompere la prescrizione. Lo riporta la RSI.

Anche il mittente è lo stesso: due società immobiliari e una comunità ereditaria, i proprietari dei terreni che ospitavano i bidoni per il deposito di idrocarburi, con attività legate all'approvvigionamento di gas e alla trasformazione di inerti.

Questi vogliono un risarcimento perché la zona non è stata pianificata, in termini definiti ragionevoli. Sostengono che è dal 2003 che nulla si muove: da quando il Cantone aveva detto «no» a nuove aziende, dando agli ex comuni di Rancate e Ligornetto un anno di tempo per approvare una nuova variante di piano regolatore.

Dal Municipio di Mendrisio l'ennesimo «no»

Il Municipio di Mendrisio – secondo fonti vicine alla RSI – si è ovviamente già opposto a questi precetti multimilionari. Questo suo ennesimo «no» è già arrivato all'Ufficio esecuzione e fallimenti. Perché il dossier è passato nelle mani del Cantone che vuole convertire tutti quei 190mila metri quadrati, in un «polmone verde», in un territorio già afflitto dalle colonne di auto e dall'inquinamento.

E di recente il Governo è proprio corso ai ripari, adottando una zona di pianificazione (che sarà impugnata dai proprietari dei terreni). È una sorta di blocco edilizio, in difesa del Piano di utilizzazione cantonale, sul quale il Parlamento non ha ancora detto la sua.

È infatti fermo in commissione da un paio di anni. Sembrerebbe che a maggioranza sia stato deciso di chiedere una perizia sui valori dei terreni (sono previsti sei milioni per gli espropri), che dovrebbe arrivare tra qualche settimana.

Il destino del comparto di Valera resta quindi nelle mani della politica e dei giudici. Dopo che 7'000 persone dieci anni fa chiesero più verde.