«Stiamo tornando un po’ indietro come fanno le aragoste e c’è un po’ di apprensione. Non tanto per il nostro settore, ma per il motivo per cui si è arrivati a queste restrizioni, quindi la situazione epidemiologica che sta peggiorando».
Massimo Suter, presidente di Gastroticino, reagisce così ai nuovi provvedimenti restrittivi decisi dal Governo ticinese. Il settore della ristorazione è uno dei più colpiti ma, spiega Suter, ha messo le mani avanti.
Aumentare gli spazi esterni durante il periodo invernale
«Abbiamo formulato una richiesta a Comuni e Cantone per poter aumentare gli spazi esterni anche durante il periodo invernale, ma soprattutto per poter concedere i riscaldamenti».
La risposta è stata molto positiva quindi «noi ci stiamo muovendo per prendere quelle contromisure atte a garantire comunque una imprenditorialità del nostro settore».
Lämmler: «Non siamo sorpresi»
«Chiaramente non c’è sorpresa, basta vedere cosa sta succedendo a livello internazionale ma per il settore è l’ennesimo duro colpo». In questo caso, a parlare è Michael Lämmler, specialista in eventi e intrattenimento.
La sua riflessione prende evidentemente spunto dalla decisione del Governo di chiudere discoteche, locali notturni e club.
«Il nostro – dice inoltre – è un settore dove, se non arriveranno aiuti pubblici, molto probabilmente ci saranno locali che non saranno più in grado di aprire».