Le condizioni climatiche degli scorsi mesi hanno favorito la riproduzione di vespe al Sud delle Alpi.
Se negli ultimi tempi vi è sembrato di vedere ronzare in giro più vespe del solito, probabilmente non siete i soli. Le condizioni climatiche degli scorsi mesi infatti sembrano aver favorito la riproduzione di questi insetti.
«Quest’anno abbiamo avuto un inverno particolarmente mite - spiega Lucia Pollini-Paltrinieri, entomologa al museo Cantonale di Storia Naturale, seguito da una primavera soleggiata e quindi le vespe sono state favorite nella fondazione delle colonie. Adesso che siamo alla fine della stagione ce ne sono molte».
Il problema viene confermato anche dalla Federazione Ticinese Apicoltori, che ha ricevuto più segnalazioni rispetto al solito, fatto che spaventa particolarmente chi è allergico.
Consigli pratici che possono aiutare
«Nei 10 giorni a cavallo delle festività del primo agosto abbiamo registrato 26 casi di punture da imenotteri, quindi vespe, api e calabroni.» spiega alla RSI Ilaria-Jermini-Gianinazzi, sostituto caposervizio del Pronto soccorso dell'ospedale di Bellinzona.
«Due di questi pazienti presentavano reazioni anafilattiche gravi mentre i restanti esclusivamente reazioni locali. Il nostro caso di Bellinzona probabilmente è un unicuum. Negli altri pronti soccorsi del cantone si sono registrati meno pazienti con reazioni a punture di insetto».
In ogni caso, spiega Lucia Pollini-Paltrinieri, meglio prendere precauzioni: «le vespe sono attratte dalla carne perché viene data da mangiare alle larve, quindi le operaie sono sempre alla ricerca di carne. Quindi attenzione quando ci si siede a tavola».
Attenzione quindi alle grigliate, dove, oltre alla carne, anche la presenza di birra o bevande zuccherate può essere una calamita per le vespe.