Lugano Borradori sui Molinari: «Uscire dalla logica di contrapposizione»

SwissTxt / pab

7.6.2021

Nella foto d'archivio del 2020 Marco Borradori.
Nella foto d'archivio del 2020 Marco Borradori.
© Ti-Press / Samuel Golay

Il sindaco di Lugano si è espresso domenica sera ai microfoni della RSI dopo la manifestazione a sostegno dell'autogestione svoltasi sabato. 

SwissTxt / pab

Il sindaco di Lugano Marco Borradori ha preso la parola pubblicamente il giorno dopo la manifestazione tenutasi sabato pomeriggio per le vie della città.

Al microfono della RSI si è espresso così: «Credo che da una parte l’autogestione può mettere in campo i numeri importanti che abbiamo visto (dalle 2.000 alle 3.000 persone ndr.); d’altro canto sappiamo che ci sono comunque dei numeri ugualmente importanti tra coloro che sostengono che l’autogestione ci possa essere ma che deve rispettare la legalità. Abbiamo due fronti che potrebbero andare avanti all’infinito a discutere».

«Forse adesso è importante cercare di uscire da questa logica della contrapposizione e avviare quel dialogo che non si è ancora riusciti a mettere in atto negli scorsi anni», ha aggiunto Borradori.

L'inchiesta penale chiarirà i dubbi

Il corteo di protesta è stato indetto dal Centro sociale il Molino per condannare lo sgombero e la demolizione di parte dell'ex Macello, avvenuto nella notte tra sabato e domenica di una settimana fa, tra il 29 e il 30 di maggio.

«Soltanto l’inchiesta penale potrà chiarire cosa ha fatto scattare la demolizione», afferma il sindaco ribadendo, come già fatto in più occasioni, che dell’operazione di demolizione non se n’era mai parlato in Municipio, né nei rapporti con la polizia.

«La prima volta che l’argomento è stato sollevato era sabato (29 maggio, ndr.) intorno alle 22», conclude Borradori che per esigenze d’inchiesta non aggiunge ulteriori dettagli.