Giustizia Bellinzona: grazie all'inchiesta sul botto alle elementari si è fatta luce su altri episodi

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28.7.2020 - 12:20

Il terreno da basket sul quale è avvenuto il botto
Il terreno da basket sul quale è avvenuto il botto
Ti-Press / archivio

Durate svariati mesi le indagini, ora chiuse, hanno permesso di chiarire numerosi episodi analoghi registrati nel distretto. 

È giunta al termine l’inchiesta sui danneggiamenti del 26 febbraio nei pressi della scuola elementare di Via Lugano a Bellinzona e il 13 marzo in Via Golena, a Bellinzona.

Dopo mesi d'inchiesta si sono potuti ricostruire altri episodi, facendo luce in particolare sull'evento di maggior gravità: l'esplosione di un ordigno artigianale nell'area delle scuole di Bellinzona.

Per questo episodio è bene ricordare che i principali imputati sono tre ragazzi: un 21enne, un 20enne cittadino spagnolo e un 17enne straniero, tutti domiciliati nel Bellinzonese, fermati il 13 marzo 2020.

A un secondo 21enne, intercettato sempre in marzo viene imputato il coinvolgimento nel solo episodio di Via Golena.

Coinvolto anche un adulto

Gli accertamenti hanno però anche permesso di risalire all'identità di un 62enne cittadino italiano, residente nel Bellinzonese, che custodì parte del materiale pirotecnico all'origine dell'esplosione alle scuole di Via Lugano.

Le principali accuse sono quelle di danneggiamento, esplosione, uso delittuoso di materie esplosive o gas velenosi, delitto contro le Legge federale sugli esplosivi.

Il 21enne principale imputato si trova tuttora in detenzione preventiva poiché recidivo specifico.

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