Il bilancioCaccia 2022, presi più cervi ma molti meno camosci in Ticino
Swisstxt
30.9.2022 - 10:55
Il canton Ticino ha reso noti i dati della stagione venatoria 2022. Il bilancio parla di una flessione nelle catture di camosci e di un aumento di quelle di cervi. Registra anche sei denunce al Ministero Pubblico per gravi infrazioni.
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30.09.2022, 10:55
30.09.2022, 10:59
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La nebbia in alta quota ha protetto i camosci, ma lo stesso tempo uggioso ha messo a mal partita i cervi. È il succo dei risultati della caccia alta 2022, comunicati venerdì dal Dipartimento del territorio.
Nei venti giorni di caccia sono stati abbattuti 511 camosci (343 maschi e 168 femmine), oltre un centinaio in meno del 2021, quando sono stati uccisi 642 esemplari. Come negli anni scorsi, i distretti con le maggiori catture sono risultati il Locarnese, la Valle Maggia e la Leventina.
Le catture di cervo sono aumentate del 10% rispetto al 2021, assestandosi a 1788 capi (1612 nel 2021). Sono stati uccisi 811 maschi, 719 femmine e 258 cerbiatti.Il piano di abbattimento non è però stato raggiunto e dunque si procederà con altre catture durante la caccia tardo autunnale, da metà novembre a metà dicembre.
Le catture di capriolo sono state di 314 capi (308 nel 2021), di cui 165 maschi e 149 femmine. Il maggior numero di capi è stato prelevato nel distretto di Lugano, seguito da Leventina e Blenio.
Venti cinghiali radioattivi
Gli abbattimenti di cinghiali sono diminuiti rispetto allo scorso anno. Si è così arrestata la crescita costante in atto dal 2018. I capi catturati sono stati 740 (912 nel 2021).
Gli animali confiscati dall’Ufficio del Veterinario Cantonale poiché mostravano tassi di presenza di cesio 137, quindi erano radioattivi (ancora a causa della catastrofe alla centrale atomica di Chernobyl, avvenuta 36 anni fa nel 1986, nell'allora Unione Sovietica), sono stati 20. Ci saranno altri abbattimenti in novembre, dicembre e gennaio.
Per la marmotta i dati delle catture saranno disponibili solo dopo il rientro dei Fogli di controllo.
Sei infrazioni gravi
Complessivamente la caccia si è svolta in modo corretto. Ci sono state una trentina d’infrazioni minori e poco meno di 200 autodenunce
Si sono registrate alcune gravi infrazioni, come ad esempio esercizio della caccia senza la necessaria abilitazione, impiego di armi o accessori vietati, mancata iscrizione sul Foglio di controllo di capi di fauna selvatica e tentato trafugamento, che hanno comportato sei denunce al Ministero Pubblico e il ritiro di sei patenti di caccia.