Circonvallazione Agno-Bioggio, tutti soddisfatti: «È un giorno storico»

SwissTXT / pab

27.2.2019

Veduta aerea del comune di Bioggio con l'area industriale e parte della pista dell'aeroporto di Agno.
Veduta aerea del comune di Bioggio con l'area industriale e parte della pista dell'aeroporto di Agno.
Ti-Press

Le reazioni al progetto per la circonvallazione Agno-Bioggio presentato mercoledì (vedi articoli correlati) sono di soddisfazione generale. Con la convinzione che, davvero, questa sarà la volta buona.

«Aspettavamo questa circonvallazione da 50 anni»

«È un giorno storico, aspettavamo questa circonvallazione da 50 anni e finalmente è arrivato il progetto che piace a tutti e tre i comuni», afferma ai microfoni del Quotidiano della RSI il sindaco di Agno, Thierry Morotti.

«Il sollievo è grande: l’idea lanciata nei precedenti progetti era sbagliata e lo avevamo detto subito», gli fa eco la sindaca di Muzzano, Simona Soldini, che aggiunge: «Abbiamo tenuto duro e oggi abbiamo visto concretizzare quello che ritenevamo giusto”. Per il sindaco di Bioggio, Eolo Alberti questo «è il miglior progetto possibile per una circonvallazione».

Considerate anche le esigenze dell'aeroporto

Una soddisfazione condivisa anche riguardo alla convivenza con le esigenze dell'aeroporto. «C’è stata un’attenzione molto seria da parte del Dipartimento del territorio alla esigenze dell’aeroporto e, di riflesso, della città», afferma il sindaco di Lugano, Marco Borradori.

Un progetto costoso

Come detto, i costi sono però ben maggiori rispetto al precedente progetto (si parla di un investimento complessivo di oltre 200 milioni di franchi), e alcuni più di altri dovranno passare alla cassa. «La qualità la si paga e il comune di Agno farà la sua parte nei confronti del cantone per quanto riguarda il finanziamento di queste opere in più», continua tuttavia il sindaco di Agno.

«Abbiamo calcolato circa un milione di franchi in più all’anno sull’arco di una ventina d’anni», spiega da parte sua Borradori: «È uno sforzo ma è giusto farlo nel nome di una solidarietà regionale».

In precedenza, la Confederazione rispose picche al finanziamento dell’interramento. Dovendo restare l’opera per forza in superficie, arrivò anche il «no» dell’aeroporto. Un altro conflitto non risolto, risultò la salvaguardia della salute del fiume Vedeggio. Oggi dunque le premesse sono diverse. E l'impressione è che meglio di così non si possa fare.

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