Mendrisio Collisione di interessi, sanzionato il municipale Giorgio Comi

SwissTXT / pab

3.3.2020

Il Municipio di Mendrisio
Il Municipio di Mendrisio
Ti-Press

Il municipale socialista di Mendrisio Giorgio Comi, a capo dei Dicasteri politiche sociali e commissioni di quartiere, è stato sanzionato (con un ammonimento) dal Consiglio di Stato che, nella sua qualità di autorità di vigilanza sui comuni, lo ha ritenuto reo di non aver rispettato la regola sulla collisione di interessi.

L'istanza di intervento era stata presentata dal consigliere comunale dei Verdi, Andrea Stephani.

Dagli approfondimenti - si legge nel comunicato che informa della sanzione - è emerso che Comi, in più occasioni, non ha rispettato la norma che vieta l’interferenza di interessi privati nella gestione del comune e prevede che i membri di un Esecutivo non possano prendere parte né alle discussioni, né al voto su oggetti che riguardano il loro personale interesse e quello di società o enti privati nei quali hanno un ruolo di amministratori o di dirigenti.

Sovrapposizioni di ruolo (privato e pubblico)

I fatti contestati sono avvenuti durante alcune riunioni dell'Esecutivo, come pure nell’ambito dell’attività ordinaria del municipale fuori seduta, generando sovrapposizioni di ruolo (privato e pubblico) incompatibili con la legge.

Riguardano attività che - seppur non finanziate direttamente dal comune di Mendrisio - sono state promosse nel settore delle politiche sociali e dell’integrazione anche tramite enti privati, nei quali Giorgio Comi è attivo, poiché ricopre un ruolo dirigenziale e di consulente.

All’intero Municipio il Governo ha raccomandato attenzione alle disposizioni che concernono la collisione d’interessi.

Il municipale potrà fare ricorso contro il provvedimento al Tribunale cantonale amministrativo.

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