TicinoCongedo paternità, critiche al Cantone: «Deve allinearsi a quanto deciso a livello federale»
SwissTXT / pab
10.2.2021 - 18:30
I 10 giorni di congedo paternità non devono per forza essere consumati in un blocco unico e questo deve valere anche per tutti i dipendenti pubblici, compresi i docenti.
Se il bilancio nel privato è positivo, in Ticino l'OCST, ricevute alcune segnalazioni, punta il dito invece contro il Cantone. Si dice pronto a ricorrere - nei singoli casi - contro la mancata concessione ai neopapà della possibilità di spezzare i giorni.
La normativa approvata dal popolo e valida in gennaio, infatti, lascia libertà ai padri di usare le due settimane previste come meglio credono nei primi sei mesi dopo la nascita del bambino.
«Lo Stato deve allinearsi a quanto deciso a livello federale»
In Ticino il diritto ai 10 giorni, fra i dipendenti cantonali, era già maturato nel 2018. Gli insegnanti, però, li potevano prendere soltanto in un colpo solo, una prassi che - stando a quanto giunto all'orecchio del sindacato - non è cambiata con l'entrata in vigore della nuova legge.
«Lo Stato deve allinearsi a quanto deciso a livello federale», afferma ai microfoni della RSI Giorgio Fonio, già autore di un'iniziativa parlamentare sul tema insieme al collega del PPD Fiorenzo Dadò.
«Per un docente lo spezzettamento non è possibile per ragioni di servizio, perché occorre prevedere un supplente che lo sostituisca», replica invece Raniero Devaux, caposezione delle risorse umane. «Il Consiglio di Stato - precisa - sta valutando se continuare su questa strada o se questa modalità in futuro possa essere rivista».