Un esempio che potrebbe fare scuola? Sì, secondo il sindacalista OCST Giorgio Fonio, che si è speso nella campagna a favore di un congedo paternità più lungo: «Ora da parte dei sindacati, ne sono certo, ci sarà anche tutta una discussione laddove vi sono delle convenzioni collettive per far sì, ad esempio, che dove non c’erano congedi paternità vengano adottati questi 10 giorni, oppure dove invece c’erano già dei congedi, questi magari possano essere aumentati. D’altronde lo abbiamo sempre detto chiaramente, questo è un primo passo», ha dichiarato ai microfoni della RSI.
I sindacati sono dunque pronti a difendere quanto già era stato acquisito in passato. In Ticino alcune aziende prevedevano infatti già un congedo paternità di 5,10 o anche più giorni. Nel ramo farmaceutico lo avevano ad esempio Helsinn e Sintetica.
Per il CEO di quest’ultima. Augusto Mitidieri, è ancora prematuro però parlarne: «Non abbiamo ancora fatto riflessioni in questo senso, anche perché il voto è di pochi giorni fa, ma siamo comunque molto contenti dell’esito del voto», spiega sempre alla RSI.
Comuni: da 20 a 30 giorni?
Nel settore pubblico, tra i comuni virtuosi in tema di congedo paternità c'è Castel San Pietro.
La sindaca Alessia Ponti si dice pronta a sollevare il tema in Municipio: «Noi già oggi concediamo 20 giorni lavorativi e siamo stati tra i primi comuni a inserire questa misura e, se dal mondo privato ci arriva questo input a sommare i giorni perché quindi non aprire una discussione su questa possibilità».
Cantone, Pini: «Non sarà facile, ma non lo escluderei»
Per i dipendenti dello Stato il congedo paternità attualmente è già di 10 giorni, ma fino a tre anni fa erano 5.
Del rapporto votato in Gran Consiglio il relatore era stato il deputato PLR Nicola Pini: «È sicuramente positivo che se ne parli e che alcuni privati si spingano più in là di quello che è stato votato dal popolo qualche giorno fa. A livello politico devo dire che era stato un duro lavoro su più anni riuscire ad arrivare ai 10 giorni, sia a livello cantonale che nella mia Locarno. Spingersi più in là non è quindi così scontato e la prudenza resta d’obbligo, anche se a titolo personale non lo escluderei».
Da parte sua il Governo non ne ha ancora discusso, anche perché non si è ancora riunito dopo il voto. Il dibattito però, nel pubblico come nel privato, è lanciato.