Rapporto annuale Consumo record di acqua nel Luganese

SwissTXT / pab

14.8.2019

Immagine d'illustrazione
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Ti-Press

Gli abitanti serviti dalle aziende industriali di Lugano (AIL) consumano a testa quasi un quarto di acqua potabile in più rispetto alla media svizzera.

È quanto emerge dal rapporto annuale delle AIL, secondo cui nel comprensorio il consumo pro capite è stato di 380 litri al giorno nel 2017 e di 382 nel 2018, mentre sempre nel 2017, la media della Confederazione è stata di 300 litri.

Verifiche per capirne il motivo

«È una differenza importante che non può lasciare indifferenti», osserva Andrea Prati, presidente della direzione generale di AIL, aggiungendo che le aziende stanno svolgendo delle verifiche per capire il motivo di queste differenze.

Un clima sempre più caldo e (in parte) le perdite lungo la rete idrica, sono alcune delle ipotesi. Sul dato potrebbero influire anche fattori esterni come il consumo di acqua da parte dei lavoratori che non risiedono nel comprensorio.

C'è poi l'aspetto del raffreddamento degli stabili, per i quali, anche se non si dovrebbe, in alcuni casi si ricorre all'acqua potabile. Questo perché, spiega Prati, «probabilmente in rapporto ad altre città in Svizzera, la nostra capillarità della rete dell'acqua industriale è minore».

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