Per la settima volta in Ticino verrà svolto uno studio che misurerà la copertura vaccinale di bambini e adolescenti contro malattie come difterite e morbillo. I dati raccolti servono per monitorare la situazione.
SwissTXT
06.04.2021, 10:10
06.04.2021, 11:02
Swisstxt / pab
Lo studio è affidato all'Ufficio del medico cantonale in collaborazione con l’Università di Zurigo.
I dati raccolti, spiega il Cantone in un comunicato odierno, saranno utili per avere un quadro globale della copertura vaccinale. Gli obiettivi sono quelli di implementare misure specifiche di promozione delle vaccinazioni e consentire all’autorità sanitaria di monitorare la situazione.
Quasi 1’000 famiglie, estratte a sorte e con figli nelle tre fasce d’età interessate (24-36 mesi, 8-9 anni e 16-17 anni), saranno invitate a spedire copia del certificato di vaccinazione dei figli all'Ufficio del medico cantonale.
Non solo Covid-19
«Mentre tutte le attenzioni sono legittimamente concentrate sulla vaccinazione contro il COVID-19, è importante che tutte le vaccinazioni previste dal Calendario vaccinale svizzero non siano dimenticate» scrive il Cantone in una nota.
«I pediatri e i medici di famiglia si sono impegnati durante questo lungo anno affinché nessun bambino rimanesse non protetto contro altre malattie gravi come, ad esempio, la difterite e il morbillo» precisano ancora le autorità.
Nessuna vaccinazione è obbligatoria
«In Svizzera, e di riflesso in Canton Ticino, ricorda il Dipartimento della sanità e della socialità (DSS), non ci sono vaccinazioni obbligatorie. Lo Stato però confida nella responsabilità dei suoi cittadini nei confronti della salute personale e della salute pubblica.
«Ogni anno, spiega ancora il DSS, l’Ufficio federale della sanità pubblica e la Commissione federale per le vaccinazioni aggiornano il Calendario vaccinale in funzione dello sviluppo di nuovi vaccini, di nuovi risultati sulla loro efficacia e sicurezza, di cambiamenti della situazione epidemiologica in Svizzera e delle raccomandazioni degli esperti dell’Organizzazione mondiale della Salute OMS».
Grazie ai vaccini la speranza di vita si è allungata
«Governi, organizzazioni sovranazionali e comunità scientifica concordano sull’importanza delle vaccinazioni come misura di prevenzione primaria e come investimento efficace ed efficiente per la salute pubblica di ogni nazione» precisa ancora il DSS.
Al termine del suo documento il cantone ricorda che «Da oltre 200 anni i vaccini hanno protetto la popolazione da malattie gravi, dal vaiolo alla poliomielite, e hanno contribuito a incrementare la speranza di vita».