Cordoglio Cordoglio per la morte di Pedrazzini, «un politico atipico, energico e indipendente»

SwissTXT / sam

12.10.2021

Alex Pedrazzini durante una seduta di Gran Consiglio.
Alex Pedrazzini durante una seduta di Gran Consiglio.
archivio Ti-Press

La notizia della scomparsa di Alex Pedrazzini a seguito di una breve malattia, avvenuta lunedì all'età di 70 anni, ha suscitato profondo cordoglio e rievocato episodi della lunga carriera politica «a rovescio» del «monello».

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Alex Pedrazzini iniziò infatti dal Consiglio di Stato e dopo averlo lasciato, fu eletto nel Consiglio comunale di Giubiasco e per ben quattro legislature nel Gran Consiglio.

A ricordarne il carattere atipico, l'energia e l'indipendenza, sono stati - ai microfoni della RSI - i colleghi di partito Luigi Pedrazzini e Fiorenzo Dadò, oltre all'ex collega di Governo Pietro Martinelli.

I ricordi

«Lui era direttore del Servizio carcerario romando quando sono andato personalmente a chiedergli di candidarsi per il Consiglio di Stato. E sin dalle prime battute della campagna elettorale capimmo che avevamo a che fare con un politico atipico. E atipico sarebbe rimasto per tutta la sua carriera, ma capace di portare molta energia nei progetti», ricorda Luigi Pedrazzini.

Anche secondo Fiorenzo Dadò era un politico originale «ed è stato un politico che ha avuto una sua indipendenza, cosa che non a tutti evidentemente è sempre piaciuto. Ma personalmente io questo aspetto l'ho sempre ammirato perché denotava una persona con dei suoi valori e non incline necessariamente ai compromessi».

«Collega in Consiglio di Stato, ho trovato una persona che ragionava con la propria testa, che votava secondo quello che pensava fosse giusto e in un paio di occasioni importanti, quella della Thermoselect e quella del secondo pacchetto di sgravi fiscali di Marina Masoni, ci siamo trovati noi due in minoranza contro gli altri tre, cosa che proprio dimostra la sua libertà di pensiero», illustra infine Pietro Martinelli.

Ha riscritto la Costituzione ticinese

Mentre era in carica in Consiglio di Stato, Alex Pedrazzini ha riscritto la Costituzione ticinese e ha avviato il complesso processo di aggregazione dei Comuni poi proseguito dai suoi successori.

Si è inoltre sempre adoperato per la difesa dei più deboli, in modo particolare dei bambini vittime di abusi sessuali.