Crediti CovidTruffe ai danni dello Stato, condannati in otto a Lugano
Swisstxt
9.6.2022 - 16:39
Sono stati tutti condannati gli otto imputati sotto accusa a Lugano per aver commesso un’importante serie di truffe ai danni dello Stato, ottenendo crediti Covid che non gli spettavano.
09.06.2022, 16:39
09.06.2022, 16:45
SwissTXT / red
L'imputato principale, un avvocato italiano 50enne sprovvisto dell'autorizzazione necessaria per esercitare in Ticino, è stato condannato a quattro anni interamente da espiare a cui si aggiunge l'espulsione dalla Svizzera. Gli altri sono stati tutti condannati a pene sospese che vanno dai sei mesi ai tre anni. Tra questi, anche un altro avvocato, sempre italiano, condannato a due anni e mezzo sospesi.
«Mentre la gente piangeva, loro gioivano scambiandosi messaggi di giubilo per l’ottenimento di crediti Covid», ha detto il giudice Siro Quadri parlando del comportamento degli imputati, come riporta la RSI sul proprio sito.
Il processo si è aperto la settimana scorsa. Sono stati ritenuti colpevoli sono di truffa e falsificazione di documenti: i fatti risalgono al periodo 2020- 2021. Si parla di oltre 700'000 franchi di crediti covid ottenuti falsificando bilanci di decine di società, e di quasi 800'000 franchi di sussidi per lavoro ridotto, anche in questo caso ottenuti illecitamente (stipendi gonfiati, ore di lavoro mai eseguite, dipendenti che in realtà non erano tali).