Ticino Da ottobre manifestazioni con più di 1'000 persone, le reazioni

SwissTXT / pab

2.9.2020

Il presidente del Governo ticinese Norman Gobbi
Il presidente del Governo ticinese Norman Gobbi
archivio Ti-Press

Dal primo di ottobre, a determinate condizioni, in Svizzera si potranno svolgere le manifestazioni con oltre mille persone. Lo ha deciso il Consiglio federale.

Per le partire di calcio e hockey saranno autorizzati unicamente posti a sedere, al massimo 2/3 di quelli disponibili, e sarà adottato l'obbligo dell'uso della mascherina.

«Queste decisioni vanno oltre quelle che erano le aspettative iniziali. Perché il testo messo in consultazione parlava del 50% per gli stadi al chiuso e del 2/3 per quelli all'aperto, ma non menzionava le manifestazioni all'aperto come le gare di sci o il ciclismo», ha commentato ai microfoni della RSI il presidente del Consiglio di Stato ticinese Norman Gobbi.

«Sicuramente è stato dato seguito anche a diverse indicazioni giunte dai Cantoni. Anche se su alcuni aspetti, e penso alle prese di posizione dei colleghi della sanità, c'era ancora più prudenza rispetto alle posizioni comunicate oggi. E quindi penso che si sia dato una risposta positiva a favore dello sport e dei grandi eventi di carattere culturale», conclude.

In Ticino si è già proceduto a creare un gruppo ad hoc che si occuperà di gestire le richieste di autorizzazione per i grandi eventi nel cantone.

Club ticinesi soddisfatti

Le indicazioni arrivate da Berna sono state accolte con soddisfazione dai grandi club sportivi ticinesi, stando al portale della RSI.

Secondo Michele Campana, direttore del Lugano calcio, si tratta di un buon compromesso e sarebbe stato difficile ottenere qualcosa in più. La Lega hockey aveva chiesto di poter occupare tutti i posti a sedere, ma i due terzi sono comunque un passo nella giusta direzione secondo i club.

Filippo Lombardi, presidente dell’Ambrì Piotta, conta che si possa trovare un accordo con il Cantone per usare al massimo la capacità autorizzata. Per Marco Werder, CEO dell’HCL, si tratta di un buon inizio, ma bisognerà iniziare a trasformare le curve in posti a sedere per avere una disponibilità maggiore.

Incertezza su concerti e festival

Gli organizzatori di grandi eventi come concerti e festival hanno invece reagito in modo diverso. A Lugano è naufragata l’idea di un’edizione invernale di Estival Jazz. Il direttore artistico Jacky Marti sottolinea le incognite sugli spazi attorno a quello organizzato per la manifestazione.

Blues to Bop non è stato cancellato, ma proposto in versione più contenuta e una variante ridotta non è da escludere per l’anno prossimo. In questo caso ci sono dubbi a livello di sponsor e artisti.

Più fiduciosi i responsabili di Moon&Stars, che hanno già presentato il programma per il prossimo luglio. Per quando riguarda i grandi carnevali si aspetta la risposta definitiva del Consiglio di Stato.

Più spazio per i ristoranti

Le misure contro il coronavirus restano in vigore anche per la ristorazione. Per questo Gastroticino ha chiesto a Comuni e Cantone di avere la possibilità di avere a disposizione maggiori spazi pubblici, come durante l’estate.

Per il presidente Massimo Suter non è solo una questione economica, ma anche una questione di immagine per le città. I grandi eventi in piazza non ci saranno e quindi sarà compito degli esercenti animarle e renderle attrattive.

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