Cinema Dal Locarno Film Festival arrivano a Milano ben 9 film

SDA

26.9.2024 - 10:26

Il direttore artistico del Locarno Film Festival Giona A. Nazzaro
Il direttore artistico del Locarno Film Festival Giona A. Nazzaro
Keystone

Sono 9 i film che animeranno il programma del Locarno Film Festival a Milano, presentati in lingua originale e con sottotitoli in italiano al Cinema Arlecchino, dall'11 al 14 ottobre.

«Un legame importante unisce Milano e Locarno. Un legame fatto di immagini e cinema, e di progetti nel segno del futuro e del piacere dell'invenzione. Una storia importante, che quest'anno s'arricchisce di un programma variegato e audace come nella tradizione del nostro festival. Autori giovani che con sguardo lucido interrogano il presente cercando nuove forme di vita», dichiara Giona A. Nazzaro, direttore artistico del Locarno Film Festival.

Quattro titoli provengono dal Concorso Internazionale. A iniziare dal vincitore del Pardo d'Oro, il lituano «Toxic» – un racconto di formazione folgorante e fuori dai canoni – che vedrà la presenza della regista Saulė Bliuvaitė, in conversazione con il direttore artistico del Locarno.

Il regista francese Virgil Vernier incontrerà il pubblico in occasione della proiezione del suo «100'000'000'000'000 (Cent mille milliards)», una storia di sogni, speranze e paure che coinvolge un gigolò e la dodicenne Julia.

Giona A. Nazzaro presenterà in sala «By the stream» del maestro coreano Hong Sangsoo, premiato per la migliore attrice Kim Minhee: un film che affronta i temi del teatro, dei rapporti familiari e del tempo che scorre.

Lo svizzero «Il passero nel camino», un lungometraggio che tratta del difficile rapporto tra due sorelle durante una riunione familiare dai toni apocalittici, sarà introdotto dal regista Ramon Zürcher insieme al produttore Silvan Zürcher.

Tre titoli provengono dal Concorso Cineasti del Presente

Tre sono i titoli che provengono, invece, dal Concorso Cineasti del Presente. Sarà possibile vedere il vincitore del Pardo d’Oro della sezione, ovvero «Holy electricity», del regista esordiente georgiano Tato Kotetishvili, un racconto che tratta di alienazione, amicizia e bisogno di intimità.

«Foul evil deeds» dell’inglese Richard Hunter è una raccolta di storie sulla cattiveria dell'essere umano, una commedia nera capace di far ridere a denti stretti sulla banalità del male. La regista Adele Tulli – che torna dietro la macchina da presa dopo «Normal» – introdurrà al pubblico milanese il suo «Real», che riflette sull'umanità nell'era digitale.